Lavorare meno può renderci più produttivi o più stressati? Lo scorso anno la Svezia si è messa alla prova attraverso due progetti, nella città di Göteborg, della durata di dodici mesi. L’esperimento prevedeva un orario di sei ore lavorative al giorno ed ha coinvolto il personale di un ospedale e di una casa di cura. Tredici anni fa i centri Toyota di Göteborg hanno avuto la stessa idea. Ed è tuttora prassi per la multinazionale giapponese. Adesso si attende solo che il progetto sia ufficializzato attraverso una legge ad hoc.
Il motivo dell’esperimento è semplice: ridurre la giornata lavorativa di molti al fine di migliorare il rapporto tra lavoro e vita privata e rendere i lavoratori più produttivi. Certo, le scadenze devono essere smaltite in un lasso di tempo più ristretto. Ma gli effetti positivi non sono pochi. I centri Toyota di Göteborg hanno riscontrato, nel corso degli ultimi anni, un personale più felice, un turnover basso e un aumento dei profitti aziendali.
Stesso discorso per l’ospedale e la casa di cura.
Le persone hanno dichiarato che la loro vita privata è qualitativamente migliorata e sono più produttivi nel loro impiego. Certo, non è l’unico motivo per cui in Svezia la qualità della vita non è un grande dilemma. Tra i molteplici diritti, gli svedesi hanno venticinque giorni di vacanze l’anno e i genitori hanno diritto a 480 giorni di congedo che possono essere condivisi all’interno della coppia dopo la nascita o l’adozione di un bambino.
Il tempo non è naturalmente l’unico fattore a incidere sulla nostra vita professionale. Secondo un rapporto del Chartered Institute of Personnel and Development (CIPD), la vera questione è la qualità e non la quantità. Se un datore di lavoro chiede delle performance brillanti ai propri impiegati, deve anche investire sulla loro formazione e fornire gli strumenti per svolgere al meglio la propria mansione. Un cambiamento che parte da un concetto altrettanto importante: la cultura del lavoro.
*** Agostina DELLI COMPAGNI, giornalista, È un test a Göteborg e sta dando ottimi risultati a livello di benessere e produttività, 'wired', 2 febbraio 2016, qui
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