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giovedì 14 luglio 2016

#SGUARDI POIETICI / A me non mi devi parlare di politica (Beppe il Pezzente)

A me non mi devi parlare di politica.

C'abbiamo perso troppo tempo.

Siamo sempre compagneros (non c'è la cediglia sul pc), ma non ne parliamo più.

Basta. Puoi chiedermi una perizia su come cammina quella del mini rosso, so tutto del Tour, sono un maestro a fare lo stocche alla ligure.
Ma non parlarmi di politica.

Noi alzavamo il pugno chiuso.
Si, ora viene da ridere.
Ma ci piaceva da matti.

E ci credevamo, ci emozionava.
Si, viene da sorridere. Eh?

Vicoli, discussioni, notti e canzoni.
E barbe lunghe e etiche e tutte quelle menate.

Ma che peccato però.
Era bello. Credo fossimo persino belli noi.

Ma è andata così.
E' andata proprio così.

Spiace.
Vedere tutti questi stronzi che dicono porcate.
Ma non abbiamo più forza. Non c'abbiamo più cuore.
Di dirgli d'andare a dar via il culo.

*** BEPPE IL PEZZENTE, A me non mi devi parlare di politica, 'facebook', 11 luglio 2016, qui


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giovedì 30 giugno 2016

#SGUARDI POIETICI / Come fai a spiegarlo (Beppe il Pezzente)

Come fai a spiegarlo
Che noi siamo vecchi compagni libertari indolenti lassisti
Non lo spieghiamo

C'abbiamo mica più voglia di far discussioni inutili
Adesso curiamo benessere spirituale. Hom.

Camminiamo campagna.
Con o senza cane
Con o senza amiche

Oggi c'avevo sta musica 
Andavo quasi svelto. Quasi.
A volte sento ciabre lentissime
Allora cammino stracco

Quello dice Dovreste raccontare cos'erano quegli anni
Le vostre speranze, quelle idee che giravano

Mah

E' andata così
Che ti devo dire 
E' andata così

C'e' da farsi ridere dietro ancora di più
a fare certi discorsi

Sembrava dovesse essere diversa
Ma non importa
La prossima volta

Te l'ho già detto
Camminiamo, ridiamo con gli amici
Aspettiamo demenza senza fretta

Tirava il vento oggi
c'era profumo di Normandia
Ci son stato tanti anni fa
In Normandia intendo

Quegli anni lì
La palue de S.Anne
quei posti lì

E' andata così

Si sta fin bene
Senza prendersi pensieri storti
Hom

*** BEPPE IL PEZZENTE, Come fai a spiegarlo, 'facebook', 19 aprile 2016, qui


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domenica 26 giugno 2016

#SGUARDI POIETICI / C'è gente (Beppe il Pezzente)

C'è gente che se fossero catatonici sarebbero più felici.
Gente che, belin, il cervello lo usa solo per stare male.

Hanno questo gusto da tragedia. Una voluttà, una vanità di essere i più disgraziati del mondo.
E niente, la vita non insegna niente.
Ferocemente, tenacemente avvolti da foulard viola e rasi beige tutta l'esistenza nella speranza di morire.

Ora, di mio, confesso una qualche maledetta attrazione per le ragazze col tavor in borsa l'ho sempre avuta. Ma belin, c'è un limite.

Niente. Cosi' fieri della loro emotività lugubre trascinano le loro gambe tremolanti verso l'ineluttabile rovina.

Io avevo una. Mi diceva Mi ami? Io dicevo Sì
Poi un'ora dopo mi diceva Mi ami? Io dicevo Sì
Poi mezz'ora dopo mi diceva Mi ami? Io dicevo Mah.
Lei diceva Ecco non mi ami.

E cazzo.

*** BEPPE IL PEZZENTE, 'facebook', 23 maggio 2016, qui


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giovedì 26 maggio 2016

#SGUARDI POIETICI / Il 99 ha smesso di parlare (Beppe il Pezzente)

Il 99 ha smesso di parlare.
Era al bar, saranno state le 8. Parlava di politica.
Gli hanno detto Non capisci mai un tubo.

Si è stufato
di essere preso in giro.

Ha detto Basta.
Quella è l'ultima parola che ha detto.

Gira in campagna, cura l'orto.
Legge molto.

Canta.
(mica ha detto non canto più)
Gira per strada cantando o fischiando
Ma non parla.

Aveva una causa in corso, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Se gli chiedono l'ora lo dice con le dita.

Sta con una. Del Burkina Fasu.
Si capiscono a segni.

Quelli del bar sono andati a cercarlo, gli han detto Non è vero che sei scemo, scusaci.

Lui ha preso un bastone e ha scritto per terra
Vi ringrazio.

*** BEPPE IL PEZZENTE, Il 99 ha smesso di parlare, 'facebook', 3 maggio 2016


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martedì 10 maggio 2016

#SGUARDI POIETICI / I poveri hanno una mancanza (Beppe il Pezzente)

I poveri hanno una mancanza
Di non potere far regali a quelli che amano

Che so. Una badilata di diamanti, un pugno di rose o due dita di vino
I poveri ci patiscono
A presentarsi agli appuntamenti con la mani in tasca

Tocca essere poveri per sapere cosa vuol dire essere poveri

Eppure sopravvivono
Si fanno un mucchio di fantasie
Si raccontano vite che poi si credono
Si perdonano da soli
Aspettano domani

Ma non potere fare regali non lo sopportano
Li intristisce, li incupisce

Si sentono gli ultimi uomini del mondo. 
Sospesi fra gli avidi e gli egoisti

Quando vado da Luis mi dice Hai portato il gelato per le formiche?
Io fiero tiro fuori da dietro la schiena la Coppa del Nonno.

Piace tanto a quelle la coppetta al caffè
Ci salgono sopra ridendo (con quei culini neri)

Io mi sento un principe

*** BEPPE IL PEZZENTE, I poveri hanno una mancanza, 'facebook', 21 aprile 2016, qui



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lunedì 2 maggio 2016

#POETI RECITATI / Quando navigavo i mari della China, di Beppe il Pezzente (lettura di Elena Loffredo)


Quando navigavo i mari della China
Beppe il Pezzente
pubblicato in youtube, 'Incroci paralleli', 23 aprile 2016
video 2min18

Musiche: Minor Swing (Chocolat movie version); feat.: Django Reinhardt.
Voce: Elena Loffredo
Fotografia: Franz Jachim
(dalla presentazione)

Un pezzo ironico. 
Una chicca: per testo, lettura, 'atmosfera'. (mf)