Giovanni COCCO e Amneris MAGELLA
"Ombre su lago"
Guanda, 2013
pagine 316, € 12,00, ebook € 9,99
Testo di presentazione dell'Editore - Citazioni a cura di Mixtura
Sulle montagne sopra il lago di Como, durante i lavori di costruzione di una nuova strada verso il confine svizzero, vengono alla luce dei resti umani. A chi appartengono? Quale identità si nasconde dietro la misteriosa sigla K.D. ritrovata su un portasigarette d’argento? E come è coinvolta in tutto questo la potente famiglia Cappelletti, trincerata nella sua villa e nel suo immenso giardino? L’indagine è affidata al commissario Stefania Valenti, quarantacinquenne, separata, con una figlia di undici anni, ostacolata perché donna, ma molto più determinata e in gamba di tanti suoi colleghi maschi. Tra svolte che si succedono come in un dispositivo a orologeria, sempre accompagnate dal vento leggero di Breva, le ricerche affondano a poco a poco nel passato, quando sulle rive del lago transitavano clandestinamente persone e cose: contrabbandieri, disertori, partigiani, agenti segreti, membri della Gestapo, ebrei in fuga, e quadri, oggetti preziosi, denaro. Perché è qui, ben nascosta, che c’è la soluzione del caso...
Una doppia indagine che illumina un presente gravato da intrighi famigliari e pressanti ricordi e insieme un brano cruciale della Storia italiana.
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Ragionavo, semplicemente, sul fatto che spesso le cose sono sotto i nostri occhi e non le vediamo. O meglio, le vediamo senza comprenderle. Ieri, per esempio, ho letto dieci volte l’articolo che ho trovato sul giornale, ma solo adesso mi accorgo di un dettaglio.» (Giovanni Cocco e Amneris Magella, "Ombre su lago", Guanda, 2013)
Giulio tacque. Andò alla finestra e rimase a osservare il viavai delle automobili nell’ora di punta. Poi, inaspettatamente, fu ancora lui a parlare.
«Fai attenzione, ti prego.»
Stefania si voltò di scatto.
«A cosa?»
«Le tue passeggiate nelle ville sul lago e relative visite di cortesia hanno suscitato un certo fastidio ai piani alti, per così dire. Anche Carboni ha tentato di fartelo capire, ma tu niente. L’inchiesta ti sarà tolta appena Arisi torna dal convegno dei magistrati. Una settimana, quindici giorni, non di più. E forse è un bene.»
«Perché?»
«Perché qualcuno, molto autorevole, ha detto a qualcun altro che tu devi smettere di ficcare il naso dappertutto. Non hai nessun elemento concreto ed è già passato troppo tempo. Quanto vuoi andare avanti con questa storia?»
«Santo cielo, ma non è nulla. Certe inchieste vanno avanti anni. E quel ragazzo è lassù che aspetta giustizia da sessant’anni.»
«Io ti ho avvisato. Se ti spediscono a Pantelleria in vacanza forzata non prendertela con me, intesi? Hai capito o te lo devo dire in francese?» «Date le circostanze, preferirei in tedesco, grazie.» (Giovanni Cocco e Amneris Magella, "Ombre su lago", Guanda, 2013)
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