mercoledì 28 febbraio 2024

#SPILLI / Pensiero 'eretto' (Massimo Ferrario)

Follia sempre più folle.

Si comincia a tastare il terreno per mandare uomini sul campo in Ucraina. L'invio di armi è stata la premessa. Ora la guerra va fatta sul serio.

Macron si prenota: al momento tutti dicono no. Ma se e quando diranno sì, Macron sarà in posizione di vantaggio per vantare la primogenitura della follia. E avere un ruolo da protagonista.

E' così che ci si avvicina al baratro. E non sarà solo il suicidio dell'Occidente.

Siamo nelle mani di questa gente. Innominabile. Inqualificabile. Non sanno più cosa sia il 'pensiero retto'. Raggiungono l'orgasmo solo con quello 'eretto': a pene di cane. 

*** Massimo Ferrario, Pensiero 'eretto', Mixtura e 'Facebook', 28febbraio2024



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giovedì 8 febbraio 2024

#FAVOLE & RACCONTI / Moshé e l'orologio d'oro (Massimo Ferrario)

Moshé non trova più il suo orologio d’oro.  Ha un sospetto che non riesce ad allontanare: deve essere stato Avrahàm, invitato a casa l’altro giorno insieme a tanti altri amici per la festa di compleanno. 

Moshé non sa come comportarsi e si rivolge al rabbino Meir, che è famoso nel villaggio perché capace sempre di suggerire soluzioni intelligenti a ogni problema. 

Il rabbino Meir ascolta con attenzione Moshé. Poi gli consiglia di invitare i suoi amici, Avrahàm compreso, per una riunione di riflessione teologica. 

“Provate a commentare i Dieci comandamenti: ognuno esprimerà il suo pensiero e dirà quali comandamenti nella vita ha trovato più difficili da applicare. Quando arrivate a ‘Non rubare’, il settimo comandamento, guarda bene negli occhi il tuo amico Avrahàm e vedi che reazione ha”. 

Tempo dopo Moshé incontra il rabbino Meir alla sinagoga: è tutto felice e gli mostra il suo orologio d’oro al polso. 
“Bene, sono contento per te, Moshé. Hai seguito il mio consiglio?”. 
“Sì, ho invitato gli amici e abbiamo discusso dei Dieci comandamenti. Solo che… 
“Solo che… ?
“Non ho avuto bisogno di arrivare al settimo comandamento, ‘Non rubare’…
“Non capisco”.
“E’ bastato arrivare al sesto, ‘Non commettere adulterio’. E’ stato lì che mi sono ricordato dove avevo dimenticato l’orologio”.

*** Massimo FERRARIO, Moshé e l’orologio d’oro, ‘Mixtura’, 8 febbraio 2024. Riscrittura di una famosa storiella di tradizione ebraica. 


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mercoledì 7 febbraio 2024

#FAVOLE & RACCONTI / L'uovo e il pulcino (Massimo Ferrario)

«Sono infelice, dottore: non ne posso più. Ho bisogno di lei: farò tutto ciò che mi dirà di fare».
Il  terapeuta sorrise. 
«Vuole cambiare vita?».
«Voglio cambiare me. Ci ho provato,  ma non ci sono riuscito. Sono venuto da lei perché mi hanno parlato bene della sua competenza. Le chiedo di cambiare il mio io: i miei atteggiamenti verso il mondo, i miei comportamenti. Tutto ciò che mi riguarda. Voglio essere un altro».

Il terapeuta pregò di attendere. Uscì dallo studio e rientrò dopo mezzo minuto. Aveva in mano un uovo. Lo depose sulla scrivania. Chiese:
«Le farò alcune domande che le appariranno banali. Cos'è questo?».
«Un uovo, ovviamente.»
«Se lo rompessi, cosa ci potrei fare?»
«Beh, potrebbe farsi un uovo all’occhio di bue... Oppure una frittata.»
«Perfetto. E se nell'uovo ci fosse un pulcino, cosa accadrebbe se lo rompessi?»
«Il pulcino morirebbe» disse l'uomo, sempre più infastidito dalla ovvietà delle domande.
«Esattamente». 
Il terapeuta lasciò trascorrere qualche secondo.
«Cosa le dice questo esempio?».
L'uomo cercò di superare l’irritazione. Si fece silenzioso per almeno un minuto: rifletteva.
«Dovrebbe essere qualcosa che ha a che fare con il mio cambiamento?»
«Certo. Con il cambiamento suo e di tutti.»

L'uomo attese ancora qualche secondo prima di rispondere.
«Forse...».
«Forse?».
«Forse vuol dire che se l’uovo viene rotto dall’esterno, la morte del pulcino è sicura: la sua vita finisce prima ancora di cominciare. Se invece l'uovo viene rotto da dentro, il pulcino si libera dal guscio e dà inizio alla sua vita.» 
«Già, è così. Lei mi sta chiedendo di cambiarle la vita: non gliela posso cambiare io e non gliela può cambiare nessuno. Chi ci provasse, farebbe solo danni. Solo lei, da 'dentro', può rompere il guscio che imprigiona la sua vita attuale e darsi una nuova vita. Per il cambiamento, ognuno di noi è pulcino e nessuno può sostituirsi a noi nel fare quello che il pulcino deve fare se vuole rompere la corazza in cui si sente ingabbiato». 

L'uomo rimuginava. 
«Quindi lei non può fare nulla per me?».
«Posso fare molto, ma nulla di quello che mi chiede».
«Cioè?».
«Posso aiutarla a rompere il guscio. Ma, anche qui, solo se lei lo vuole e solo se insieme, una volta stabilito un rapporto di fiducia, riusciamo ad avviare un percorso di piccoli passi. Il pulcino resta lei, non io: almeno per ciò che chiamiamo 'psiche' (ma c’è qualcosa che non ricada alla fine nella 'psiche?') i grandi cambiamenti, le trasformazioni più importanti, cominciano sempre da ‘dentro’. E se non è il ‘dentro’ a deciderli, nulla avviene.»

*** MASSIMO FERRARIO, L’uovo e il pulcino, ‘Mixtura’, 7 febbraio 2024. Libera riscrittura di una suggestione nota agli psicologi e ripresa anche da Maxi Costales, psicologo e psicoterapeuta spagnolo, Cambiare dall'interno, blog 'maxicostales.es', 28 luglio 2014. 


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