sabato 30 novembre 2019

#FUMETTI / La vita è come una sdraio (Charles M. Schulz)

Charles M. SCHULZ,  1920-2000
facebook, 29 novembre 2019, qui

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#FILASTROCCHE / Tipi 'di versi' (Germana Bruno)

Siamo diversi,
fatti “di versi”,
versi di lirica o poesia narrata,
versi di ode, sonetto o ballata.
Noi diamo il ritmo, ognuno a suo verso,
creiamo musica, di effetto diverso,
c’è chi è veloce, chi più pacato,
più forte e intenso o delicato.
Tipi “di versi” a volte astrusi,
un po’ contorti, spesso confusi,
talvolta brevi, dolci e leggeri
o impegnativi e molto seri.
Ma tutti insieme siamo Poesia
“di versi” diamo senso e armonia
e nessun genere di un altro è inferiore,
tipi “di versi”, ma di valore.

*** Germana BRUNO, insegnante e scrittrice, Tipi 'di versi', facebook, 27 novembre 2019, qui


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#PROVERBI / Una ferita, una parola (proverbio algerino)


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#VIGNETTE / Fondazione Open (Natangelo)

NATANGELO, 1985
'Il Fatto Quotidano', via facebook, 27 novembre 2019, qui

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#SGUARDI POIETICI / Lezione (Anne Stevenson)

Ragazzi e ragazze l’inverno persuade
Che è l’amore come neve che cade;
E rende bello tutto quello che tocca
Sebben perisca il fiato della sua bocca.

*** Anne STEVENSON, 1933, scrittrice e poetessa britannico-statunitense, Lezione, da 'Poesia', 351, settembre 2019, traduzione di Carla Buranello, in 'ilcantodellesirene', 23 novembre 2019, qui


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#MOSQUITO / Volontà di interezza e sanità (Osho)

La volontà di interezza è inerente a ogni cosa, ma diventa consapevole solo nell'uomo.                           
Per questo l’uomo vive in tensione, e solo quando questa aspirazione è appagata il suo stato negativo di tensione viene spazzato via.
Questa tensione simboleggia l’infinito potenziale e al tempo stesso le infinite possibilità dell’uomo.

L’uomo non è ciò che potrebbe essere, e finché non sarà ciò che può essere non potrà mai sentirsi a suo agio.
Questo dis/agio è l’uomo, e la salute è nell’interezza.

Il fatto che il linguaggio abbia un’unica radice per le parole whole, holy e to heal (interezza, sacro, guarire), nasconde una verità profonda: colui che è intero è anche guarito, ed essere guariti significa essere interi.
Questa interezza si può conseguire solo diventando totalmente coscienti di se stessi.
Si deve penetrare l’oscurità dell’inconscio e trasformarla in luce.

E la meditazione è il metodo.

*** OSHO, 1931-1990, mistico e guru spirituale indiano, Una tazza di tè, Edizioni Libreria Romana, 1992, in 'osho.com/it', qui


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#CIT / Date parole al vostro dolore (William Shakeaspeare)

William SHAKESPEARE, 1564-1616
drammaturgo e poeta inglese
'Macbeth'

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#VIGNETTE / Ahil'Italia (Lido Contemori)

Lido CONTEMORI, 1948
facebook, 27 novembre 2019, qui

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venerdì 29 novembre 2019

#SPILLI / Il caso Open, il trittico, le Sardine (Massimo Ferrario)

Forse adesso, con il disvelamento in corso del caso Open, sarà più chiaro che Craxi-Berlusconi-Renzi sono un trittico unico: tre modi diversi, ma uguali per impatto tossico, di intendere la politica come amministrazione della cosa pubblica in chiave egoistica e affaristica.

O forse no. La chiarezza maggiore sarà solo per chi anche prima non l'aveva minore: e in questi trent'anni, volta a volta, notava lo stesso linguaggio, gli stessi atteggiamenti, gli stessi comportamenti.
La stessa miseria, la stessa melma. 

Eppure, se non si è ciechi o in malafede, dovrebbe essere impossibile non vedere valori e ideali piegati all'esclusivo servizio di se stessi: dei 'propri' interessi, del 'proprio' potere, del 'proprio' successo. 
Il perseguimento spasmodico e ossessionante di obiettivi personali di autoaffermazione e comando (neppure più per il partito di appartenenza: solo 'Io-Io-Io'...) è limpido: impudente, senza remore. E quando è evocato, a pappagallo, il 'bene del Paese' (il cosiddetto Bene Comune), nella retorica insopportabile da comizio o da talk show, si capisce (si dovrebbe capire) che questo è un infingimento volgare per meglio turlupinare i troppi creduloni che con la loro complicità, attiva e tifosa, hanno contribuito a produrre l'affossamento della Politica.

A questo proposito, pare che nulla contino, sul piano sociale, le condanne penali passate in giudicato: che sono precisi fatti sanciti da decine di magistrati in processi pubblici costituzionalmente garantiti e non semplici opinioni di singoli osservatori viziati da partigianeria ideologica. E men che meno importa, quando manca il reato che interessa il codice, la violazione conclamata dei fondamenti di base dell'etica pubblica: cosa che invece dovrebbe interessare tutti noi. 

Anche per questo (soprattutto per questo) siamo dove siamo e stiamo come stiamo. 

Le nascenti 'Sardine' hanno tutti i mari che bagnano l'Italia in cui nuotare: dall'Adriatico al Tirreno allo Ionio, dalla Sicilia alla Liguria alla Sardegna. 
Sembra li stiano occupando e c'è da sperare che a questa improvvisa e inaspettata corsa natatoria che percorre il Paese, in banchi di pesci sempre più entusiasti, compatti e 'contaminanti', seguano presto azioni precise di intervento sulla realtà. E le emozioni e i sentimenti, che costruiscono la grande partecipazione attuale, facciano da incubazione, finalmente, ad una Politica (una visione, una strategia, un'etica pubblica e contenuti sociali concreti al posto di slogan), che sia tutto fuorché il passato che continua ad ammorbare presente e futuro.

Una speranza. 
Se e quanto friabile e illusoria, lo vedremo.
Ma intanto sufficiente a farci sospendere il soffocante stato di ‘disperanza’ dentro il quale da anni ci ritroviamo scivolati. 
Proprio grazie al trittico citato. E ad altri pericolosi figuri della scena pubblica, meno direttamente riconducibili alla triade, ma oggi altrettanto politicamente letali.

*** Massimo Ferrario, Il caso Open, il trittico, le Sardine, per Mixtura


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(In tema di 'disperanza', in Mixtura qualche annotazione qui)

#HUMOR / In palestra

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#SPOT / Persona, in giapponese

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#VIGNETTE / Vieni con me (Alagon)

ALAGON (Virginia Cabras)
facebook, 15 novembre 2019, qui

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#SGUARDI POIETICI / Non conosciamo mai la nostra altezza, I, XCVII, 1176 (Emily Dickinson)

Non conosciamo mai la nostra altezza
finché non siamo chiamati ad alzarci.
E, se siamo fedeli al nostro compito,
arriva al cielo la nostra statura.

L'eroismo che allora recitiamo
sarebbe quotidiano, se noi stessi
non c'incurvassimo di cubiti
per la paura d'essere dei re.

*** Emily DICKINSON, 1830-1886, poetessa statunitense, poetessa inglese, I, XCVII, 1176, Non conosciamo mai la nostra altezza, c.1870, traduzione di Margherita Guidacci, da diVersi,1 - Emily Dickinson, a cura di Nicola Crocetti, edizione Corriere della Sera, 2019


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#MOSQUITO / Ciò che fa di te un anziano (Buddha)

I capelli grigi non fanno di te un anziano.
E' soltanto l'età che discende su di te, inutilmente.
Quando la verità, la temperanza e il dominio su te stesso ti purificano  e risvegliano, allora sei un anziano.

*** BUDDHA, 566 a.C.-486 a.C, mistico, asceta indiano fondatore del buddismo, Dhammapada, 260-261 (testo attribuito a Buddha ma di autore incerto), in Franz Metcalf e B.J. Gallagher Hateley, Buddha in ufficio, 2003, traduzione di Roberto Sorgo, Edizioni Eco-Armenia, 2005


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#VIGNETTE / Selfie (Lele&Fante)

LELE & FANTE (Enrico Bondi), 1959
facebook, 24 novembre 2019, qui


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giovedì 28 novembre 2019

#VIGNETTE / Ti amo da morire (NicoComix)

NICOCOMIX (Nicoletta Santagostino)
facebook, 25 novembre 2019, qui

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#SPOT / Ogni giorno in Italia 88 donne (Peppafè)

PEPPAFE' (Giuseppe Afeltra)
facebook, 25 novembre 2019, qui

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#SCRITTE / Lasciate ai muri

 
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#HUMOR / Niente, se sotto non c'è una macchina

via pinterest

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#SGUARDI POIETICI / Ho gettato uno sguardo, come al primo incontro (Marina Cvetaeva)

Ho gettato uno sguardo, come al primo incontro
Non si guarda.
Gli occhi neri hanno inghiottito lo sguardo.

Ho levato le ciglia e me ne sto lì.
– E allora, – son luminosa? –
Non lo dirò, che m’ha centellinata fino alle radici.

La pupilla ha inghiottito fino all’ultima goccia.
E me ne sto lì.
E scorre la tua anima nella mia.

*** Marina Ivanovna CVETAEVA, 1892-1941, poetessa russa, Ho gettato uno sguardo come al primo incontro, 7 agosto 1916, traduzione di Haisa Pessina Longo, da Verste, 1916, in Il lato oscuro dell’amore, Panozzo Editore, 2000, segnalata in 'poeisainrete.com', 21 novembre 2019, qui


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#RILEGGERE / E. Morin (Fanatismo), M. Ferrario (Comunicare), C. Augias (Natale)

 

Ripropongo tre testi già pubblicati in Mixtura (nel 2015) per una eventuale rilettura:

(1) - Edgar MORIN, #RITAGLI / Fanatismo, si combatte con la conoscenza, 18nov15, qui
(2) - Massimo FERRARIO, #SPILLI / Ma comunicare non è dire, 11ago15, qui
(3) - Corrado AUGIAS, #MOSQUITO / Natale, come l'abbiamo ridotto, 2dic15, qui

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#MOSQUITO / L'amore, non come sole ma come luna (Enrico Finzi)

L’ho già raccontata qualche rara volta. Ma è una storia che merita di essere citata di nuovo.

Racconta di una ricerca demoscopica telefonica su un campione rappresentativo della popolazione 18-70enne, ‘filtrato’ in modo da escludere coloro che non si dichiaravano membri di una coppia amorosa da almeno due anni: gente, insomma, con una ‘lei’ o un ‘lui’ da un certo periodo di tempo.

La domanda cruciale era ‘aperta’, ossia non prevedeva modalità di risposte pre-fissate, appunto ‘chiuse’. E quel che si chiedeva era una cosa semplice: “Per quale motivo Lei si è messa (o messo) con lui o con lei, col Suo partner? mi dica con le Sue parole solo il principale motivo”.

La classifica stupì i ricercatori, certi che la risposta più indicata sarebbe stata “perchè lo o la amavo”: in omaggio alla cultura dell’amore romantico, che domina da tanto tempo, dopo l’era dei matrimoni combinati e/o di quelli fondati sull’interesse economico.

Neanche per sogno: largamente vincente fu la risposta “perchè mi amava”, un risultato identico a quello di numerosi altri Paesi euro-atlantici.

Questo risultato mi pare indichi tre ‘verità’. La prima è che l’amore innamora, così come la motivazione provata finisce col motivare gli altri.

La seconda ha a che fare col nostro imprescindibile bisogno di essere riconosciuti, valorizzati, amati: un bisogno più forte, sin dalla nascita, di quello – in qualche modo reattivo,  ‘di risposta’ – incentrato sull’amore.

La terza ‘verità’ è che noi temiamo che il nostro desiderio di voler bene possa restare deluso dall’Altro, mentre – se è l’Altro a desiderarci – non corriamo alcun rischio.

Forse l’amore non ci vede come sole, che illumina e scalda, ma come luna, illuminato dalla nostra stella. Il calore nella relazione viene dopo: dopo che siamo stati tratti fuori dall’ombra e quindi possiamo divenire complementari nel dare e nell’offrire un rapporto caldo, hot, persino scottante.

*** Enrico FINZI, sociologo, già presidente di Astraricerche, fondatore e responsabile di Sòno, Amare, essere amato, 'blog di enricofinzi.it', 27 novembre 2019, qui


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#VIDEO / Chi sono le Sardine (Mattia Santori)


Mattia SANTORI
cofondatore di '6000 Sardine Bologna'
intervistato da Sandro Ruotolo
fanpage, 26 novembre 2019
video 6min15

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#VIGNETTE / Civiltà evoluta? (Mauro Biani)

Mauro BIANI,  1967
'la Repubblica', 27 novembre 2019, qui
ISTAT: vedi notizia qui

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mercoledì 27 novembre 2019

#PIN / Subordinato e collaboratore (MasFerrario)

da 'Rivista Direzione Personale', giugno 2012

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#NOI TRA DI NOI / Mixtura 2014-2019, #PubblicitàVintage, primi 10 post per visualizzazioni


Oltre una cinquantina di post, ognuno con diversi manifesti pubblicitari, sono stati diffusi in Mixtura nella sezione #PubblicitàVintage dalla fondazione del blog ad oggi.

Li trovate qui.

Qui sotto, l'elenco dei 10 post primi per visualizzazioni, per un totale di una quarantina di manifesti d'epoca. 

1. (5 manifesti) Ava Calimero, Biscotti Pavesini, Boro-Talco Roberts, Pasta Barilla, Trippa Simmenthal, 31mar15, qui
2. (6 manifesti) Jesus Jeans, Lauril, Olivetti, Paglieri, Motta, Zapparoli, 27mag15, qui
3. (7 manifesti) Fiat, Pozzi, Poulain, Italiana Assicurazioni, Nivea, Fip, G. Diletti, 29apr15, qui
4. (3 manifesti) Aperol, Campari Soda, Cinzano, 27mar16, qui
5. (5 manifesti) Amaro Montenegro, Birra Poretti, Cera Brillante, Cacao Talmone, Cesenatico, 25giu15, qui
6. (3 manifesti) Moët et Chandon, Vespa, Colorificio Max Meyer, 25mar16, qui
7. (3 manifesti) Fiat, 12giu17, qui
8. (1 manifesto) Rabarbaro Zucca, 27apt17, qui
9. (3 manifesti) Orologio Omega, Sapone Palmolive, Pastina Plasmon, 7giu17, qui
10. (3 manifesti) Doppio brodo Star, fruttino Zuegg, shampoo Tricofilina, 29apr17, qui

#SPOT / Parità uomo-donna (André Carrilho)

André CARRILHO, 1974
grafico, disegnatore, caricaturista portoghese

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#HUMOR / Avete gli smartphone intelligenti

via pinterest

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#PROVERBI / L'amicizia è una strada (proverbio congolese)


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#VIGNETTE /Senza evasione fiscale (Passepartout)

PASSEPARTOUT
facebook, 23 novembre 2019, qui

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#SGUARDI POIETICI / Fuga (Antonia Pozzi)

Anima, andiamo. Non ti sgomentare
di tanto freddo, e non guardare il lago,
s’esso ti fa pensare ad una piaga
livida e brulicante. Sí, le nubi
gravano sopra i pini ad incupirli.
Ma noi ci porteremo ove l’intrico
dei rami è tanto folto, che la pioggia
non giunge a inumidire il suolo: lieve,
tamburellando sulla volta scura,
essa accompagnerà il nostro cammino.
E noi calpesteremo il molle strato
d’aghi caduti e le ricciute macchie
di licheni e mirtilli; inciamperemo
nelle radici, disperate membra
brancicanti la terra; strettamente
ci addosseremo ai tronchi, per sostegno;
e fuggiremo. Con la piena forza
della carne e del cuore, fuggiremo:
lungi da questo velenoso mondo
che mi attira e mi respinge. E tu sarai,
nella pineta, a sera, l’ombra china
che custodisce: ed io per te soltanto,
sopra la dolce strada senza meta,
un’anima aggrappata al proprio amore.

*** Antonia POZZI, 1912-1938, poetessa, Fuga, Madonna di Campiglio, 11 agosto 1929, da Parole,  Garzanti, 1989, pubblicata in 'poesiainrete.com', 21 novembre 2019, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Antonia_Pozzi


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#MOSQUITO / Più la fortuna che il talento (Woody Allen)

Chi disse “Preferisco avere fortuna che talento” percepì l’essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po’ di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no, e allora si perde.

*** Woody ALLEN, 1935, regista, sceneggiatore, attore, comico, clarinettista, compositore, scrittore e commediografo statunitense, personaggio di Chris Wilton nel fim Match Point, regia, soggetto e sceneggiatura di W. Allen, 2005, citato da Giuseppe Franchi, 'elzeviro.eu', 4 settembre 2017, qui


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#FILASTROCCHE / Il mio nome (Germana Bruno)

Ho diritto ad avere un nome,
come tutte le persone,
ho diritto ad esser chiamato
con il nome che mi è stato dato.
Ho il diritto che stia sulle labbra
di chi mi consola oppure si arrabbia,
se profondamente mi ama,
lo capisco quando mi chiama.
Il mio nome è un grandissimo dono,
ha un sapore, un profumo ed un suono
e seppure ad un altro lui è uguale,
il suo senso è del tutto speciale.
Lui racchiude la mia identità
ed ognuno diritto ne ha,
c'è l'essenza di tutta una vita,
di una storia in esso cucita.
Il mio nome è una veste aderente,
come pelle sul corpo si stende,
pronunciandolo in modo sbagliato,
io mi sento offeso e graffiato.

*** Germana BRUNO, insegnante e scrittrice, Il mio nome, facebook, 18 novembre 2019, qui


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#VIGNETTE / Crolla un viadotto (Natangelo)

NATANGELO,  1985
'Il Fatto Quotidiano',  26 novembre 2019, qui

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martedì 26 novembre 2019

#CIT / Uomini e minigonne (Michela Murgia)

Michela MURGIA, 1972
scrittrice
intervistata da Flavia Piccinini, 'HuffPost', 25 novembre 2019, qui

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#IMMAGINId'IMPATTO / Marrakech, antica farmacia

facebook, 17 novembre 2019, qui

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#SPOT / Sardina, non solo un pesce

facebook, 24 novembre 2019, qui

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#QUADRI / Venditrici di fiori a Parigi (Marie de Schryver)

Marie de Schryver, 1862-1942
pittore francese
La venditrice di fiori, 1895
facebook, 17 novembre 2019, qui

° ° °

Marie de Schryver, 1862-1942
pittore francese
La venditrice di fiori, 1891
'artrenewal.org', qui

° ° °

Marie de Schryver, 1862-1942
pittore francese
La venditrice di fiori, 1898
'artrenewal.org', qui

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#VIGNETTE / Mittal apre uno spiraglio (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
facebook, 23 novembre 2019, qui

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#SGUARDI POIETICI / La celeste pazzia (Mariangela Gualtieri)

Procedi piano. Lascia che la mano
esegua il fragile dettato.
Abbi fede in quel niente
che viene – quel niente che succede.
Non prendere la parola.
Lascia sia lei da sola. Diventa tu
la preda. Sia lei che ti cattura.

*** Mariangela GUALTIERI, 1951, poetessa e scrittrice, La celeste pazzia, da Quando non morivo, Einaudi, Torino, 2019, pubblicata in 'poesiainrete'com', 20 novembre 2019, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Mariangela_Gualtieri


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#MOSQUITO / Delirio, fuori dal solco (Glauco Carloni)

Il termine con cui indichiamo una delle più gravi alterazioni mentali - delirio - è etimologicamente una metafora tratta dal lavoro nei campi: de-lira chi esce dalla linea retta del solco; orbene anche il colono più rispettoso di questa esigenza geometrica dovrà, se incontrerà sul suo cammino un albero o una roccia, temporaneamente divergere per poi rientrare nel solco (in latino, lira è la cresta fra due solchi) e poter proseguire con rettitudine.

*** Glauco CARLONI, 1926-2000, psicoanalista, introduzione a  Sándor Ferenczi, Opere, volume 1, 1908-1912, Raffaello Cortina editore, 2008, citato in facebook, 17 novembre 2019, qui


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#CIT / Il successo, una cosa ben schifosa (Victor Hugo)

Victor HUGO, 1802-1885
scrittore, poeta, drammaturgo francese,
facebook, 19 novembre 2019, qui

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#VIGNETTE / Sardine, siamo diventate simbolo di (GianLo)

GIANLO (Gian Lorenzo Ingrami)
facebook, 24 novembre 2019, qui

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lunedì 25 novembre 2019

#SPOT / Nessuno ha chiesto (Giornata contro la Violenza sulle Donne)

Giornata Contro la Violenza sulle Donne
25 Novembre
dalla rete

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#SCRITTE / Le droghe più potenti

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#FOTO / Raquel Welch, 1969 (Terry O'Neill)

Raquel Welch, 1969
foto di Terry O'Neill, 1938-2019
fotografo inglese
facebook, 21 novembre 2019, qui


Vedi Giulia RonchiÈ morto a 81 anni Terry O’Neill, il grande fotografo di Frank Sinatra, Beatles e Rolling Stones, 'artribune', 19 novembre 2019, qui

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#ILLUSIONI_OTTICHE / Vedere rosa

Vedere rosa
facebook, 18 aprile 2014, qui

Fissate per 30 secondi il centro del cerchio a sinistra.
Poi spostate l'occhio sul cerchio di destra: fissate il centro. 
Vedrete rosa un alone rosa.

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#HUMOR / E' bastato un bicchiere

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