come tutte le persone,
ho diritto ad esser chiamato
con il nome che mi è stato dato.
Ho il diritto che stia sulle labbra
di chi mi consola oppure si arrabbia,
se profondamente mi ama,
lo capisco quando mi chiama.
Il mio nome è un grandissimo dono,
ha un sapore, un profumo ed un suono
e seppure ad un altro lui è uguale,
il suo senso è del tutto speciale.
Lui racchiude la mia identità
ed ognuno diritto ne ha,
c'è l'essenza di tutta una vita,
di una storia in esso cucita.
Il mio nome è una veste aderente,
come pelle sul corpo si stende,
pronunciandolo in modo sbagliato,
io mi sento offeso e graffiato.
*** Germana BRUNO, insegnante e scrittrice, Il mio nome, facebook, 18 novembre 2019, qui
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