lunedì 5 gennaio 2015

#MUSICHE & TESTI / Guido piano



Fabio CONCATO, 1953, cantautore, 
Guido piano, 1984, 
video 3min42


Guido piano
e ho qualcosa dentro al cuore
che mistero
non so neanche dove andare
e m'allontano
anche se dovrei tornare
lei m'aspetta
si potrebbe preoccupare ma c'e' tanto sole
e mi accorgo che ne ho bisogno come un fiore
e ho bisogno di stancarmi e di camminare
di sentire l'acqua il vento e di respirare
peccato che qui vicino non c'e' il mare
guido piano
che mistero dopo il ponte cambia il mondo
viene voglia di cantare
questa sera 
te lo voglio raccontare
son sereno
come se fosse Natale
e ho tanta voglia
di sdraiarmi su questa terra cosi calda
di dormire e di sognare che questo fiume
lentamente mi porta fra i monti e le pianure
e mi culla come un bambino fino al mare.
Amore mio perche' ogni volta scappo via
siamo cosi lonatani dalla vita e dai profumi
forse t'incontrero' dove comincia il mare
quando mi svegliero' saro' migliore

2 commenti:

  1. un bel brano che mi riporta lontano nel tempo, cantato con delicatezza come è nello stile di Fabio Concato, le cui canzoni sono poesie.
    Un caro saluto
    Francesco

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  2. Sì, Francesco: ci sono canzoni che nulla hanno da invidiare alle poesie. Non sono poesie. Sono qualcosa di diverso: stanno su un altro piano.
    Uniscono a ciò che io chiamo 'sguardo poietico' (uno sguardo, cioè, che sa 'costruire emozioni' con la parola, scritta o recitata) un 'punto di sentimento', anch'esso 'poietico', che l'accompagnamento musicale al testo sa indurre in noi in modo inarrivabile.
    Testo e musica. Musica e testo.
    Quando la 'mixtura' riesce, si producono 'vibrazioni', cognitive ed emotive, uniche.
    Ne abbiamo esempi a volontà. Di ieri e di oggi.
    Bisognerebbe non disperderli. Sono pietre preziose.

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