Antonio MANZINI, Non è stagione, romanzo, Sellerio, pag. 313, 2015, € 14,00 (ebook € 9,99)
Trame ben congegnate, linguaggio curato, tensione, ritmo e una scrittura scorrevole e ironica. Il vicequestore Rocco Schiavone, con le sua mania per le 'clarks' e l'abitudine agli spinelli mattutini è ormai un amico ben noto al lettore.
Ruvido, spiccio, disinvolto nel rispetto delle regole, e anche per questo carismatico anche se mal sopportato benché rispettato nell'ambiente, è un personaggio che dà sicurezza: si sa che alla fine, per quanto intricata sia la storia, lui ne verrà a capo.
Ed è ovviamente così pure stavolta: in cui le cose appaiono particolarmente complicate e delicate. Perché in ballo, per tutto il romanzo, c'è la vita di una diciottenne rapita. E la malavita non scherza: si chiama 'ndrangheta e ormai si è allargata sino ad Aosta.
Il libro non si legge in un fiato solo perché è lungo oltre 300 pagine. Ma ti prende e ti pare anche troppo breve. E quando lo posi, dopo un'ultima pagina che sembra aprire e lasciare in sospeso una nuova storia in cui è direttamente coinvolto il vicequestore, ti spiace: ti eri dolcemente abituato alla sua compagnia e ora ti manca.
E non ti rimane che aspettare il nuovo libro.
Ma pure questa è una sicurezza: arriverà. (mf)
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