Un romanzo breve, ma di impatto: forte, intenso, drammatico.
Affidato a più voci (lei, lui, i due figli), che raccontano, ognuno secondo la propria ottica, di una famiglia che si trascina addosso i lunghi anni dalla giovinezza alla vecchiaia, involvendosi nei riti consunti e psicologicamente 'malati' (ma quanto mai 'normali') di un matrimonio piccolo-borghese: dentro un sistema di relazioni stremate da ‘lacci’ sempre più stringenti e soffocanti, che paiono ineluttabili.
Una scrittura che non dà tregua: che sa incidere con efficacia chirurgica sui vissuti dei protagonisti attraverso un'analisi calma, ordinata, precisa, ma spietata.
E uno stile magistrale: espressivamente ricco e coinvolgente.
Ci sono libri che scivolano via. Questo non è certo per chi è, e vuole restare, spensierato: anche quando l'hai chiuso, resta aperto.
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