Andare a caccia di pensieri logicamente fondati e dotati di senso, ma contraddittori ('apparentemente', ma talvolta pure sostanzialmente in contraddizione l'uno con l'altro) è tentare di rispecchiare la complessità.
Perché la realtà è un ossimoro.
Ci sono il bianco e il nero e tutte le minime gradazioni di grigio possibili. Insieme.
E sarebbe già tanto se ricordassimo che la luna ha un'altra faccia, che non vediamo mai. E smettessimo di credere nella unicità della faccia visibile.
Ma il 'problema-realtà', che poi è la vita, è ancora più complesso: più avvicinabile a un prisma, che a una medaglia. Di cui sempre, comunque, dimentichiamo il rovescio.
Voglio banalmente ricordare, a me prima ancora che ad altri, che la complessità, come indica l'etimologia di 'complector', si 'abbraccia tutta' (se ci si riesce): non la si semplifica 'semplicisticamente' come è uso fare normalmente, per fretta da 'acting out' coatto.
E questo, indipendentemente da quanto più o meno retoricamente si ripete nei convegni o nei libri più o meno titolati a parlarne.
Perché, anche qui come sempre, l'erudizione sulla complessità non porta automaticamente a saper vivere la complessità: cioè ad una pratica culturale della complessità.
Erudizione in genere fa a cazzotti con cultura.
Il sapere che serve deve avere 'sapore'. Se no, sono citazioni più o meno narcisistiche.
Ma perché il sapere 'sappia' (sia sapido, saporoso), deve essere stato 'impastato' da noi, 'assimilato', 'fatto nostro'.
'Digerito'.
Allora diventa 'cultura'.
'Agire in modo complesso', e fare 'formazione complessa', non sarebbe difficile.
Ma è difficilissimo.
Perché tutto il contesto ci spinge a non farlo.
E anzi, chi 'la fa semplice', viene premiato.
Anche in base al numero, e al colore, delle slide e degli effetti speciali che usa.
E al fascino decisionista e rassicuratorio che induce.
*** Massimo Ferrario, rielaborazione per 'Mixtura' di uno spunto lanciato in LinkedIn, Gruppo 'Impresa Diversa', con il titolo Formazione, a cosa deve puntare, 24giu14. Poi riprodotto in PensieriFormativi/332, 26giu14.
Doriano SOLINAS, 1975, disegnatore
In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui
Sul tema della semplicità che richimai in conclusione mi viene in mente un vecchio aforisma:
RispondiEliminaDI FRONTE AD UN PROBLEMA COMPLESSO ESISTE SEMPRE UNA SOLUZIONE SEMPLICE.
ED E' SBAGLIATA.
Stefano Pollini