Lorenzo MARONE, La tentazione di essere felici, Longanesi, 2015
pagg. 268, € 14,00, ebook € 9,90
Un vecchio solo, vedovo da anni. Ruvido, burbero, egoista.
Ma sicuramente meno burbero, ruvido e egoista di quanto lui stesso voglia (far)
credere.
Attorno, alcuni condomini, impagabili nelle loro
caratterizzazioni. Una anziana gattara, con l'appartamento sempre più invaso da
gatti sottratti alla strada; l'amico di una vita, più che ottantenne, che si è
rinchiuso in casa lasciandosi pigramente sopravvivere; una giovane donna, che
si scopre essere malmenata dal marito e con la quale il vecchio si lascia trascinare
in una dolce e timida relazione paterna nel tentativo di prestarle un aiuto che
lei rifiuta.
Poi, i figli del protagonista: lui gay e lei in crisi
matrimoniale. Un po' distanti e scontrosi, ma ambedue, a modo loro, legati al
padre da un rapporto intenso, assai più profondo di quanto sembri a loro due e
al padre stesso.
E infine, un legame che cresce sempre più tenero e complice
con una attempata prostituta, conosciuta dal vecchio in passato quando lei l'ha
accudito come infermiera.
Una storia scritta in modo mirabile. Con partecipazione e
affetto. E, qua è là, con pennellate di poesia, che si alternano a riflessioni
generali sulla vita, mai noiose e pesanti, talvolta ironiche e leggere, e
spesso risonanti nell'esperienza di chi legge.
Una vicenda coinvolgente, seguita passo passo con uno
sguardo psicologico accurato, acuto, caldo. Senza mai cadute retoriche, ma a
tratti capace di commuovere.
Accade che a un certo punto ti immagini anche tu condomino.
E ti verrebbe voglia di farti invitare a casa del vecchio. Solleticato dalla
sua 'burberità'. E in fondo conquistato dalla sua simpatia. Dal suo carattere
problematico e contorto. Ma nella sostanza meno intricato e comunque certo più
umano di quanto appaia. (mf)
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