(1) - C’era una volta un pallone bucato. Piangeva. Perché era bucato. Un bambino lo riparò e rigonfiò. Ma non fu mai un pallone gonfiato. (tw3set13)
(2) - C’era una volta un ragazzo che dormiva sempre. Tanto, diceva, a me i pesci non sono mai piaciuti. (tw3set13)
(3) - Un giorno il sole si svegliò talmente pallido che il medico gli prescrisse dei raggi e gli disse di farsi la lampada. (tw4set13)
(4) - Aspettava, voglioso. E la vide: bella, lucente, slanciata. Tesa all’obiettivo. Oggi è proprio in tiro, pensò. L’arco della freccia (tw4set13)
(5) - C’era una volta una gatta che non era andata al lardo perché lei il lardo proprio non lo digeriva. (tw5set13)
(6) - C’era una volta una rosa nata senza spine. Sconsolata, decise di rifarsi con un profumo. Pungente.(tw5set13)
(7) - C’era una volta un uomo che era partito con l’idea di arrivare. Arrivò quando perse l’idea. Che però gli era servita. Per partire (tw10set13)
(8) - Poiché la gatta non era frettolosa, i gattini le dissero di darsi una mossa: non erano ciechi e lì dentro non ci vedevano niente. (tw10set13)
(9) - Cercava un amico. Trovò un tesoro. Spuntarono amici dappertutto. Sparì il tesoro. (tw10set13)
(10) - C’erano una volta due gemelli talmente piccoli ma talmente piccoli che non si allacciavano i polsini. (tw12set13)
*** Massimo Ferrario, per 'Mixtura'
Si tratta di 'favoline' nate per gioco su stimolo del sito 'tiraccontounafiaba.it': che, in Twitter, proponeva di inviare testi in formato tweet a @fiaba140.
Si tratta di 'favoline' nate per gioco su stimolo del sito 'tiraccontounafiaba.it': che, in Twitter, proponeva di inviare testi in formato tweet a @fiaba140.
Chi conosce Twitter sa che ogni tweet non può superare le 140 battute (spazi bianchi compresi). Queste ‘favoline’ hanno un ulteriore limite. Poiché nel tweet doveva essere compresa l’indicazione di @fiaba140 (9 battute), il vincolo per ogni favolina è stato di non più di 131 battute.
Qui, tra parentesi, in corsivo, è riportata la data della diffusione in twitter.
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