Franco BATTIATO, 1945, cantautore, compositore, regista, pittore
Povera patria, dall'album Come un cammello in una grondaia, 1991
video, 3min47
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Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.
splendida canzone e superba poesia, ricca di figure metaforiche che purtroppo sono ancora attuali.
RispondiEliminaFranco Battiato è un artista che ha curato sempre con molta attenzioni i testi scrivendoli come poesie e successivamente vestendole con le musiche ed arrangiamenti che le valorizzano.
Ve né sono altre dello stesso autore ma questa è pertinente con il momento storico.
Un abbraccio
Francesco
Condivido, Francesco.
RispondiEliminaLa canzone è del 1991: 14 anni fa.
E noi siamo ancora lì. Altro che secolo nuovo e nuovo millennio.
Ci riempiamo la bocca di cambiamento. Ma non sappiamo (non vogliamo) far avanzare la pellicola: restiamo eternamente fissati a un uno stesso (identico, misero) fotogramma.
Bloccati. Infilzati. Come una farfalla trapassata da uno spillo e rigidamente conservata in una teca.
Vorrà dire qualcosa che 'psyché' in greco significa anche 'farfalla'?
Al di là della retorica: come si impara a volare? (mf)