Marilù OLIVA, Le sultane, pagg. 238, Elliott, 2014, 13.60 €, ebook 7.99 €
Tre vecchie intrecciano una storia bizzarra, dove a tratti prevale la tinta horror.
Scrittura efficace, secca e nervosa, ma anche calda e riflessiva: in parecchi momenti capace di cedere a tocchi di poesia.
Il ‘male’ è descritto senza infingimenti, quasi con ‘naturalità’: nessun compiacimento e nessuna rimozione. Ma la realtà, resa drammatica nel racconto un po’ estremo di quanto combinato dalle tre donne e affrontata con un piglio quasi scanzonato e di fatto minimizzante, è mescolata: come appunto è sempre la realtà, in cui le ombre non escludono mai la luce, ma spesso sembrano tanto più lunghe e pesanti proprio perché possano meglio nasconderla, quasi cancellarla.
Il giudizio sul comportamento perversamente stralunato delle protagoniste è lasciato al lettore. Che è spinto a chiudere il libro, anche positivamente sorpreso per come l’autrice sia riuscita inventare un finale che appariva senza scampo, in compagnia di qualche pensiero inquietante: sulla vita e sulla ‘natura umana’.
E basterebbe questo, in tempi in cui c’è poco pensiero pensante, per suggerire la lettura.
Che tuttavia resta nell’insieme leggera, scorrevole e intrigante.
Come dev’essere per un romanzo che nella sostanza vuole offrire qualche ora di piacevole divagazione. (mf)
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