Di non potere far regali a quelli che amano
Che so. Una badilata di diamanti, un pugno di rose o due dita di vino
I poveri ci patiscono
A presentarsi agli appuntamenti con la mani in tasca
Tocca essere poveri per sapere cosa vuol dire essere poveri
Eppure sopravvivono
Si fanno un mucchio di fantasie
Si raccontano vite che poi si credono
Si perdonano da soli
Aspettano domani
Ma non potere fare regali non lo sopportano
Li intristisce, li incupisce
Si sentono gli ultimi uomini del mondo.
Sospesi fra gli avidi e gli egoisti
Quando vado da Luis mi dice Hai portato il gelato per le formiche?
Io fiero tiro fuori da dietro la schiena la Coppa del Nonno.
Piace tanto a quelle la coppetta al caffè
Ci salgono sopra ridendo (con quei culini neri)
Io mi sento un principe
*** BEPPE IL PEZZENTE, I poveri hanno una mancanza, 'facebook', 21 aprile 2016, qui
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