L’intelligenza collettiva, la cooperazione, la condivisione e la diffusione del sapere stanno cambiando le nostre vite. La Repubblica parla di più di 400 progetti avviati in tutto il mondo, la maggior parte con taglio ecologico e ambientale (tra questi, ce n’è perfino uno che ha l’obiettivo di censire la flora sarda e toscana).
Della crescente importanza dell’intelligenza collettiva è convinta l’antropologa Stefana Broadbent, capo del dipartimento di intelligenza collettiva del Nesta (National Endowment for Science, Technology and the Arts), un’organizzazione britannica senza scopo di lucro che si occupa di imprese creative e di innovazione.
Broadbent da decenni studia i fenomeni sociali legati allo sviluppo tecnologico. Interviene alla manifestazione milanese Meet the Media Guru proprio per parlare di Knowledge commons e intelligenza collettiva. Si esprime in un ottimo italiano. Ecco, in estrema sintesi, quel che racconta. (...)
*** Annamaria TESTA, pubblicitaria, L’intelligenza collettiva scopre, progetta, inventa. Ma poi, paga?, 'novoeutile', 30 marzo 2016
LINK articolo integrale qui
In Mixtura altri 29 contributi di Annamaria Testa qui
Nessun commento:
Posta un commento