Due ministri (Roberta Pinotti, Difesa, e Paolo Gentiloni, Esteri) si sono recati a ricevere il marò Salvatore Girone all'arrivo all'aeroporto di Ciampino.
Sono mancati il presidente del Consiglio e gli onori militari.
E per fortuna (sembra, speriamo) che è stata smentita l'idea (pare di Renzi, ovviamente) di far partecipare i due fucilieri alle celebrazioni della Repubblica del 2 giugno.
Vorrei banalmente ricordare che i due marò, quando è avvenuto il fatto, non erano in missione internazionale, ma a bordo di una nave privata in servizio privato di sicurezza: non sono eroi, ma semplicemente imputati in un processo in cui sono accusati di aver ucciso due disgraziati pescatori indiani scambiati per pirati.
Fino a sentenza passata in giudicato sono, ovviamente, innocenti.
Ma forse maggiore sobrietà sarebbe più appropriata.
Almeno per uno Stato che voglia essere serio.
Ma è appunto qui che sta il problema.
*** Massimo Ferrario, Marò, e gli onori militari?, per Mixtura
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