Cari elettori del Pd, vi rendete conto che Renzi è arrivato a Palazzo Chigi senza passare dalle elezioni? Già, ma non c’era alternativa. Ha fatto il Patto del Nazareno con Berlusconi. Già, ma non c’era alternativa. Ed è al governo con Alfano. Già, ma non c’è alternativa. Adesso Berlusconi è all’opposizione ma c’è Verdini, che ha votato le riforme ed è praticamente in maggioranza. Già, ma non c’è alternativa.
Rcicordate i governi Berlusconi? I conflitti d’interesse, le leggi ad personam, i condoni e gli scudi fiscali, le inchieste, gli attacchi ai magistrati e all’informazione. Ora abbiamo Boschi e Guidi, i decreti e gli emendamenti ad hoc, l’aumento delle soglie di non punibilità penale per gli evasori e la voluntary disclosure, quasi 100 amministratori locali del Pd indagati, arrestati o condannati nell’ultimo anno, la riforma Rai senza spazi per l’opposizione, ce la si prende con talk e magistrati e si vuole mettere il bavaglio alle intercettazioni e riformare il Csm. Già, ma non c’è alternativa. All’epoca non facevate i girotondi? Già, ma oggi non c’è alternativa. Ed eravate al Circo Massimo con Cofferati, contro l’abolizione dell’art. 18, giusto? Ora l’ha cancellato Renzi. Già, ma non c’era alternativa. Il Pd era il partito di riferimento dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, degli insegnanti e della Cgil, ora Renzi sta con Marchionne, gli imprenditori, le scuole private e contro i sindacati. Già, ma non c’è alternativa. Non si era presentato come il paladino della lotta ai poteri forti? Cosa c’entrano i banchieri, le lobby petrolifere, i finanzieri alla Davide Serra? Niente, ma non c’è alternativa. Diceva di essere anche contro il nepotismo: e i favori a padri, amici, fidanzati? Già, ma non c’è alternativa.
Ricordate le Feste dell’Unità con Guccini e gli gnocchi fritti? Ora c’è la Leopolda con Jovanotti e i menu di Eataly. Già, ma non c’è alternativa. E l’Unità di Gramsci? Oggi vi tocca Rondolino.
E Berlinguer, la questione morale, la superiorità etica della sinistra, che fine hanno fatto? Già, ma non c’è alternativa. Renzi aveva promesso la rottamazione, ma poi ha candidato De Luca. Già, ma non c’era alternativa. Ora candida anche chi pagava gli elettori per votare alle primarie. Già, ma non c’è alternativa. Per qualcuno erano farlocche anche le primarie che l’hanno eletto segretario. Cuperlo disse “Probabile”. Già, ma non c’era alternativa. La minoranza Pd fa sempre così: protesta ma poi accetta tutto. A ‘sto punto potrebbe fare anche a meno di protestare, no? Già, tanto non c’è alternativa.
Nel programma per le primarie 2012 Renzi scriveva “Aboliamo tutti i vitalizi”, e sosteneva le preferenze perché: “I deputati devono essere scelti tutti direttamente, nessuno escluso, dai cittadini”. I vitalizi sono ancora lì e nell’Italicum ci sono i capilista bloccati. Già, ma non c’è alternativa. Cinquantasei costituzionalisti e l’Associazione Nazionale Partigiani bocciano la riforma del Senato. Già, ma è meglio di niente. Come meglio di niente? Se è brutta, meglio niente. Già, ma non c’è alternativa. Avete paura che Renzi vada a casa? Già, non c’è alternativa. Ok, getto la spugna. Con voi non c’è alternativa. Un cordiale saluto.
*** Luisella COSTAMAGNA, giornalista, Renzi e Quelli che “Non c’è alternativa”, 'Il Fatto Quotidiano', 17 maggio 2016, qui
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