Chi scrive queste righe, e chi le legge, appartiene per forza di cose alla vasta categoria di persone che Umberto Eco descriveva così venti anni fa: “Recentemente un discepolo pensoso (tale Critone) mi ha chiesto: ‘Maestro, come si può bene appressarsi alla morte?’. Ho risposto che l’unico modo di prepararsi alla morte è convincersi che tutti gli altri siano dei coglioni”.
È una delle ironie che Eco si è lasciato dietro dopo la sua morte. Circola molto sul web (...)
*** Giuseppe RIZZO, giornalista, Umberto Eco in quarant'anni di interviste, 'internazionale.it', 21 febbraio 2016
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