Ha recentemente detto Umberto Veronesi che “l’utero in affitto è un gesto nobile, è una donazione” (sic!).
Sappiamo che il nostro è il tempo della teologia scientifica: l’epoca in cui gli scienziati spodestano il vecchio clero e divengono essi stesso il nuovo clero. “Siate scientifici!” è il nuovo imperativo che rioccupa lo spazio del precedente “credete in Dio!”. Ecco, allora, che gli scienziati vengono interpellati come portatori di un sapere assoluto, valido in ogni ambito: la scienza, di per sé fondamentale nel suo ambito, diventa “superstizione scientifica” (Karl Jaspers) allorché pretende di innalzarsi a sapere assoluto, tale da spodestare teologia e filosofia, storia e arte.
La pretesa assolutistica della scienza è, ipso facto, antiscientifica. Guai a quell’ideazione umana che pretendesse di porsi come unica valida: così ci aveva già allertati Husserl. E la scienza questo è divenuto oggi, assolutismo che delegittima e deride ogni altra sorgente di senso, ogni altra forma di sapere.
Ed ecco, così, gli scienziati che pretendono di sostituire l’etica con la scienza. Ripeto: nel suo ambito specifico, la scienza è fondamentale e insostituibile. Guai, però, quando pretende di ergersi a sapere assoluto. Questo il punto. (...)
*** Diego FUSARO, filosofo, Utero in affitto, Umberto Veronesi sbaglia a elogiarlo. Non confondiamo etica e scienza, blog 'ilfattoquotidiano.it', 21 febbraio 2016
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