mercoledì 17 febbraio 2016

#SPILLI / Canguri tra i senatori (M. Ferrario)

Roma, Senato della Repubblica. 
Sono entrati in aula, saltellando, dei canguri. 
Qualcuno aveva chiesto il loro aiuto nelle votazioni sulle unioni civili e loro si sono presentati prontamente a Palazzo Madama, mescolandosi felici e contenti tra i banchi dei senatori.

Ne è scaturita però subito una zuffa. 

Pare che i canguri, sotto la guida del loro grande capo SuperCanguro, vogliano procedere a balzi e rapidamente verso l'approvazione, senza emendamenti, del disegno di legge sulle unioni civili, comprensivo della stepchild adoption.
I senatori sono divisi e molti protestano contro questa entrata a zampa tesa dei canguri, del tutto indebita perché mai votata dall'assemblea e solo frutto dell'iniziativa di pochi che vogliono impedire quel dibattito democratico, di cui sono esperti, che non serve né al dibattito né alla democrazia.

Tuttavia, secondo fonti ben informate, sembra che la vera ragione del contrasto stia nel fatto che i canguri sono decisi a imporre ai senatori la loro camminata a salti
I senatori, sdegnati, rifiutano, perché - dicono - ne va della dignità del Parlamento. 
E ribattono che camminare normalmente come fanno gli umani e passare ogni giorno da un gruppo all'altro come fanno i parlamentari italiani è molto più divertente: per questo sono determinati a imporre anche ai canguri, almeno finché staranno in Parlamento, le loro usanze.
Ma i canguri sono decisi: sottolineano che mai rinunceranno alle loro tradizioni e continueranno a camminare a salti, perché tra l'altro, zompando come zompano, godono moltissimo nel lasciare sempre indietro gli umani.

In queste ore è in corso un 'serrato confronto': come si diceva una volta quando c'era il confronto ed era persino serio.

Il SuperCanguro ha minacciato di riportarsi via tutti i colleghi canguri, abbandonando il senato. 
Questa eventualità ha gettato nel panico i senatori, che così dovranno votare contando solo su se stessi. 
Ai senatori, infatti, è stato concesso di decidere secondo coscienza, ma la commissione incaricata di cercare su internet cosa significa coscienza è in ritardo sui tempi e loro continuano a chiedersi cosa può voler dire una nuova parola come quella. 
Un termine che per giunta non è neppure inglese: e se nessuno conosce l'inglese (e infatti pochissimi sanno pronunciare stepchild adoption), però tutti sanno che l'inglese fa sempre il suo effetto e del resto sono gli effetti la vera sostanza e tutto il resto è fumo.
Come insegna ogni giorno il premier, una volta detto presidente del Consiglio, con il suo hashtag #cambiaverso che sta finalmente portando il nuovo (da lui) tanto atteso.

*** Massimo Ferrario, Canguri tra i senatori, per Mixtura

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