[Socialismo è] l'attuazione progressiva della idea di libertà e di giustizia tra gli uomini: idea innata che giace, più o meno sepolta dalle incrostazioni dei secoli, al fondo d'ogni essere umano; sforzo progressivo di assicurare a tutti gli umani una eguale possibilità di vivere la vita che solo è degna di questo nome, sottraendoli alla schiavitù della materia e dei materi ali bisogni che oggi ancora domina il maggior numero. (...)
[La libertà] non saprebbe conseguirsi attraverso la tirannia o la dittatura, e neppure per elargizione dall'alto. La libertà e conquista, autoconquista che si conserva solo col continuo esercizio delle propria facoltà, delle proprie autonomie. Per il liberalismo, quindi per il socialismo, fondamentale la osservanza del metodo liberale o democratico di lotta politica; d quel metodo che, per la su intima essenza, è tutto penetrato dal principio di libertà. (...)
*** Carlo ROSSELLI, 1899-1937, storico, giornalista, politico, filosofo, attivista e antifascista, Socialismo liberale, Einaudi, 1997, citato da Maurizio Viroli, Si deve vivere (e morire) per giustizia e libertà, 'Il Fatto Quotidiano', 21 agosto 2015
Su Carlo Rosselli, https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Rosselli
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