[... D: Leggendo nella nostra storia, chi nel giardino della memoria non dobbiamo dimenticare?]
«Alcide De Gasperi, il fondatore della Democrazia Cristiana e primo capo di governo nella storia della Repubblica italiana. Una personalità straordinaria e senza tempo. E glielo dice una che democristiana non è mai stata».
[D: Senza tempo perché?]
«È attuale per la sua coerente laicità, la sua dignità, la sua austerità. Un episodio per tutti: il suo incidente diplomatico con il Vaticano. Roma, 1952: la paura della vittoria dei comunisti porta la Chiesa ad auspicare, nelle elezioni amministrative, un'alleanza con i missini nel governo della capitale della cristianità. Pio XII manda, per persuaderlo, il predicatore gesuita padre Lombardi, dalle grandi capacità oratorie. De Gasperi si oppone nettamente alla coalizione con la destra fascista per motivi morali e per il suo passato antifascista. Ma soprattutto per sostenere, lui religiosissimo, la sua visione laica, da statista, dello Stato. Nello stesso anno chiede una visita privata al papa per il trentennale delle sue nozze con Francesca Romani. Ma Pio XII non lo riceve. De Gasperi, amareggiato, risponde all'ambasciatore Mameli che gli ha comunicato il rifiuto: "Come cristiano accetto l'umiliazione, benché non sappia come giustificarla. Come presidente del Consiglio italiano e ministro degli Esteri, l'autorità e la dignità che rappresento e dalla quale non posso spogliarmi neanche nei rapporti privati, m'impongono di esprimere lo stupore per un gesto così eccezionale"».
*** Rosetta LOY, 1931, scrittrice, intervistata da Salvatore Giannella, Alciede De Gasperi, politico senza tempo, 'Sette', 31 luglio 2015
Su Alcide de Gasperi, morto 61 anni fa:
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