sabato 22 agosto 2015

#FAVOLE & RACCONTI / Quando non c'è realtà che tenga (M. Ferrario)

Un uomo, convinto di essere morto, è in cura da uno psichiatra.
Le sedute si susseguono, ma senza progressi.

Un giorno, lo psichiatra ha un’idea.
Chiede all’uomo:
«Secondo lei, gli uomini morti sanguinano oppure no?».

L’uomo, un po’ stizzito, risponde: 
«Che domanda! Per chi mi ha preso? E’ ovvio che i morti non sanguinano».

Lo psichiatra prende uno spillo e punge l’uomo sul braccio. 
«Vede...?» dice lo psichiatra guardando la goccia di sangue che esce dal braccio. 
«Lei sta sanguinando. Quindi non è morto».

L’uomo osserva, ma non reagisce.

«Allora?», incalza lo psichiatra.

Silenzio.

Lo psichiatra insiste. 
«Scusi, un attimo fa, non mi aveva detto che i morti non sanguinano?»

L’uomo sfugge lo sguardo, ma lo psichiatra continua a fissarlo.

Lo psichiatra riprende: 
«Se lei sta sanguinando, non può essere morto. Mi pare chiaro, non le sembra?».

Allora l’uomo sbotta: 
«D’accordo, ha ragione lei, dottore. Sto sanguinando. E invece le avevo detto che i morti non sanguinano». 

Lo psichiatra, soddisfatto, tende a chiudere l’episodio. 
«Del resto succede a chiunque di sbagliare. Non è grave, non si preoccupi: nessuno ha sempre ragione».

E il paziente, calmissimo: 
«Mai detto di aver sempre ragione, dottore. Io le sto dicendo semplicemente che sono morto, non che ho sempre ragione».

*** Massimo Ferrario, 2013-2015, per Mixtura. Riscrittura di una storiella famosa, più volte citata, riportata anche in Daniel Goleman (1985), Menzogna, inganno, illusione, Rizzoli, Milano, 1998.

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