mercoledì 17 febbraio 2016

#MOSQUITO / Chinarsi, per attingere acqua (Carl Gustav Jung)

Quando mi si dice che sono un sapiente, o un saggio, mi rifiuto di crederlo. Un uomo una volta immerse un cappello in un fiume e lo ritrasse colmo d'acqua. Che vuol dire? Non sono quel fiume. Sono in riva al fiume, ma non faccio nulla. Altri si trovano sulla riva dello stesso fiume, ma molti di loro pensano di doverlo fare essi stessi. Io non faccio nulla. Non penso mai di essere colui che si debba preoccupare che le ciliegie abbiano gambi. Sto lì a guardare a ammiro ciò che la natura sa fare.

C'è una bella antica leggenda di un rabbino. 
Uno studente andò da lui e disse: "Nei tempi passati vi furono uomini che videro Dio in faccia. Perché questo non succede più?" Il rabbino rispose: "Perché oggi nessuno sa chinarsi tanto".
Bisogna chinarsi un poco, per attingere l'acqua dal fiume.

*** Carl Gustav JUNG, 1875-1961, medico e psicoanalista svizzero, fondatore della psicologia analitica,  Ricordi, sogni, riflessioni di C. G. Jung, a cura di Anna Jaffé, Rizzoli, 1961
https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Gustav_Jung


disegno di Tullio Pericoli

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