vaso, l’uomo diventa prigioniero
del suo ego, chiuso
nella sua limitata coscienza mentale.
Allora non può più sentire
o amare, o gioire, o provare
dolore.
È prigioniero del suo ego
prigioniero del suo vaso
nel vaso della sua coscienza mentale
e non può che morire, man
mano.
A meno che non sia una pianta forte.
Allora può far scoppiare il vaso
uscire dal guscio del suo ego
e mettere radici ancora nella terra, nella terra
viva.
*** David Herbert LAWRENCE, 1885-1930, poeta, scrittore, drammaturgo, pittore statunitense, Prigioniero del proprio ego, da Poesie, a cura di Giuseppe Conte, Mondadori, 1987. Anche in 'losguardopoIetico', n. 57, 22 marzo 2013.
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