[D: Come valuta i dubbi sulle coppie gay di essere buoni genitori?]
Sono stupefatto dall'ignoranza, vi sono decine di studi americani, inglesi e anche italiani che dicono il contrario. Ovvero che non ci sono differenze nei percorsi di sviluppo, di crescita, di relazione col mondo esterno tra bambini allevati da genitori omo ed eterosessuali .
[D: Qual è il genitore ideale?]
Le ricerche dell'American psyicoanalytic association e dell'Associazione italiana di psicologia sottolineano che è fondamentale nell'interesse del bambino avere genitori capaci di prendersi cura di lui, di capire le sue difficoltà emotive, di provare empatia. E tutto questo ha profondamente a che fare con la personalità, l'attitudine di uomini e donne, non con il loro orientamento sessuale. Per questo le ricerche dicono che non cambia avere genitori gay o etero.
[D: Non è meglio avere una mamma e un papà?]
Per una crescita equilibrata ci vuole l'elemento maschile e femminile, ma il fatto è che in ognuno di noi ci sono tutti e due gli elementi. Nella definizione classica il codice paterno è quello che guida, mette le regole, segna i limiti, quello materno accoglie, cura. La realtà è che un uomo può essere accogliente e una donna mettere regole severe. Anche nelle coppie eterosessuali ci sono sfumature diverse: chi protettivo, chi prescrittivo. L'importante è ricevere i due codici, non importa il sesso di chi li trasmette.
[D: Cosa cambia lo sviluppo sessuale ed emotivo dei bambini?]
L'associazione americana degli psicoanalisti ha analizzato gli studi sul mondo dei genitori dello stesso sesso. Conclusione: non c'è differenza tra genitori gay e etero, i loro bambini hanno gli stessi percorsi emotivi, uguale capacità di rapportarsi al mondo e uguale chiarezza sulla loro identità di genere. Per dirla con parole semplici: i gusti sessuali dei genitori non influenzano quelli dei figli. La loro capacità di occuparsi dei bambini, dei loro bisogni emotivi fa invece la differenza.
[D: L'Italia è in ritardo?]
Nel 2013 la rivista Infanzia e adolescenza ha pubblicato un numero monografico sull'omogenitorialità, con ricerche dell'Università di Roma e di Padova, dove si valutava come il bambino interagiva col singolo genitore e con la coppia. Non è stata segnalata alcuna differenza tra chi viveva con due mamme, due papà o una mamma e un papà.
*** Massimo AMMANITI, psicoanalista, professore universitario di psicopatologia dell'età evolutiva, intervistato da Caterina Pasolini, Due madri e due padri non fanno danni, 'la Repubblica', 4 febbraio 2016
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