domenica 14 giugno 2015

#SPILLI / Uber, Eco, gli imbecilli e i paurosi del cambiamento (M. Ferrario)

Volete un bell'esempio di come chi osa criticare alcuni aspetti del nuovo che avanza passi subito per un imbecille che non capisce le magnifiche e progressive sorti del cambiamento?

Un articolo che mette insieme Uber contro i tassisti o Eco contro gli imbecilli della rete merita di essere letto e meditato. 
Lo trovate qui.

In sostanza si dice che chi non si inchina a Uber e alla sua avanzata innovatrice e immarcescibile, oppure osa dire che certi imbecilli sono imbecilli, non ha capito nulla del mondo e ha paura del nuovo. Se gli va bene, è un vecchio intellettuale decaduto; altrimenti (lo si fa capire anche a un imbecille) è (appunto) un imbecille. Lui. E non certi imbecilli della rete.
Naturalmente anche un imbecille come me sa che gli imbecilli esistono da sempre e non li ha inventati la rete. Ma a me, che sono appunto un imbecille resistente ai cambiamenti, magnifici e magnificati, che gli intelligenti stanno apparecchiando per tutti noi (e che noi dobbiamo solo accettare sbattendo i tacchi, senza neppure provare a fermare o correggere o orientare perché «Vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare»), parrebbe indubbio che la rete li favorisca e moltiplichi, offrendo uno spazio immediato e generalizzato a qualunque avventore di bar più o meno sbronzo che una volta avrebbe detto la sua tra le pareti di una taverna e oggi può digitare, anonimo e al mondo, i suoi pensieri sgangherati e le sue 'trollate', meglio se sgrammaticate.

Sbaglierò senz'altro. 
Anzi, lo ammetto: poiché non mi inginocchio a tutto ciò che avanza e non mi bevo ogni cosa che il (sedicente) progresso mi fa arrivare come cosa di per sé bella-e-buona, sono 'fuori'. 
Ma leggete l'articolo e vedete se le parole (sempre quelle, sempre ripetute ogni giorno) vi danno la stessa sensazione che ho provato io: tra la fuffa, la panna montata e l'aria fritta.
Anche se, stavolta, le parole sono di un esperto di tecnologia ed economia, docente universitario e consulente di direzione. 

*** Massimo Ferrario, per Mixtura

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