[1] - Il progetto ha bisogno della realtà concreta, della storia, della situazione, ma ha bisogno anche della ‘passione’, della ‘fantasia’, della ‘speranza’, dell’’utopia’. L’attesa e la volontà coesistono nella dimensione progettuale: c’è in essa sia lo sforzo e la tenacia sia il lasciarsi andare e l’affidarsi.
*** Vanna IORI, docente di discipline pedagogiche, Progetto e temporalità, numero dedicato a Progetti di vita, ‘Adultità’, n. 7, aprile 1998.
[2] - La vera, unica, autentica elaborazione del lutto è il progetto. Trasformare la perdita in incentivo e conquista. Non essere nostalgici, ma proiettati, viventi. E non leggere molto. Vivere.
*** Luigi PAGLIARANI, 1922-2001, psicosocioanalista, Il coraggio di Venere, Raffaello Cortina, Milano, 1985).
[3] - Non esiste nulla di più annichilente per un uomo che essere privato della prospettiva sull’avvenire, di quella linfa quotidiana e indispensabile che è la progettualità.
*** Aldo CAROTENUTO, 1933-2005, psicoanalista di matrice junghiana, Amare tradire, Bompiani, Milano, 1991.
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