venerdì 7 agosto 2015

#SPILLI / Da Steve Jobs a buonismo, cattivismo, stronzismo (M. Ferrario)

Steve JOBS, 1955-2011, fondatore di Apple
https://it.wikipedia.org/wiki/Steve_Jobs
Non ha senso assumere persone brillanti 
e poi dire loro cosa devono fare. 
Noi assumiamo persone brillanti 
e così loro ci dicono cosa fare.
(dal web, via linkedin)

Una frase che non fa una grinza.
E ovviamente giù ogni cappello nei confronti di una persona come Steve Jobs. 
Per tutte le capacità, evidenti, che ha dimostrato di avere.
E per la visione che ha sempre dichiarato anche in tema di organizzazione e gestione delle persone.

Come in questo video.


Intervista a Steve JOBS 
un estratto in tema di organizzazione e gestione delle persone in Apple
video, 2min25
Però.
Io non dimenticherei che proprio sul versante della gestione delle persone, e dei rapporti con i collaboratori, il mito del fondatore di Apple da tempo traballa (oltre che sul fronte più esterno: riguardante il pagamento delle tasse e gli accordi di cartello con le aziende concorrenti per proteggersi dal mercato del lavoro dei professional).

Infatti, sono tante ormai le testimonianze, che non sembrano essere solo gossip inventato, sul modo spesso tra l'autoritario-arrogante e il sadico-umiliante con cui molti collaboratori che stavano attorno a Jobs finivano per essere trattati.

Se così è stato, anche se il mal comune non ha mai a che fare con il gaudio, Steve Jobs, per la verità, è in buona compagnia.

Pare che altre grandi personalità carismatiche abbiano problemi quando escono dallo stretto campo del business e devono confrontarsi con il rispetto e la dignità delle persone.

Viene da chiedersi se la leadership carismatica, che in genere tanto piace, non debba sempre essere, per essere davvero tale, un po' (tanto) sociopatica.

Naturalmente, per carità: l'alternativa non è il buonismo (che può essere, nei fatti, altrettanto insultante del cattivismo).
Ma evitare (anche a partire da una maggiore consapevolezza di quanto stiamo dicendo) di dover accettare o subire certi tratti di stronzismo (naturalmente sempre rigorosamente occultati, con il belletto di una retorica zuccherosa, dai soliti fedeli deputati all'ossequio e alla immarcescibile alimentazione del mito) come fossero inevitabili in natura.

Come a dire: se vuoi il grande leader, lo stronzismo è compreso nel prezzo.

*** Massimo Ferrario, Da Steve Jobs a buonismo, cattivismo, stronzismo, per Mixtura

In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui
In Mixtura i contributi di Steve Jobs qui

2 commenti:

  1. A mio parere queste figure non si possono definire "leader"; sono solo visionari di successo, non si sa quanto mossi da un'etica davvero umana. In questo solo Gesù Cristo è da oltre duemila anni l'unico vero "leader" capace di rivoluzionare mondo ed esistenze, in profondità ed innalzando e rispettando in pieno la bellezza della natura umana. È confortante sapere per certo che i guru del nostro tempo non dureranno molto oltre la loro breve ondata di gloria.

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  2. Ne Leader, ne Visionario, solo Genio.
    Un Genio Dalla Personalità complessa, oserei dire disturbata, ma daltronde le persone stabili e felici difficilmente risultano essere Geniali e difficilmente lasciano un impronta sul mondo come Quella che ha lasciato Steve.

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