Non è sessista, il gesto del senatore Lucio Barani, che ha mimato un invito al sesso orale nell’Aula del Senato all’indirizzo della collega Barbara Lezzi. Non interessa che Barani sia un craxiano ex Forza Italia e ora nello stesso gruppo e forse dallo stesso barbiere di Denis Verdini, e Lezzi sia dei 5 Stelle. Non fa ridere la miliardesima «bagarre in Aula», come da frase fatta. (...)
In un ramo del Parlamento dove succedono queste cose non viene sessisticamente offesa una donna o le donne; vengono offesi tutti i cittadini. Il fattaccio non interessa politicamente; deprime causa deriva etica e comportamentale (da anni; dalle mortadelle nell’emiciclo ai vicepresidenti che chiamano le africane «oranghi»). Non è divertente, il video della lite successiva fa venire la nausea. Non è bello discuterne; soprattutto, viene da pensare che verrà ricordato come un episodio fondante della Grande Riforma. Il che non dovrebbe far piacere a nessuno (la Costituente ebbe il pianto di Concetto Marchesi, grande latinista e deputato Pci, che non votò l’articolo 7 sul Concordato; noi ricorderemo la richiesta di fellatio, per quanto timida, di Barani; e non volevamo una Repubblica fondata sul Pittoresco, in molti, proprio no).
*** Maria Laura RODOTA', giornalista, Quel gesto che offende tutti i cittadini, 'Corriere della Sera', 3 ottobre 2015
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