[D: Lei propone una sfilza di nazionalizzazioni: ha ragione chi la definisce un candidato "anti-business"?]
"Non sono contro il business, se l'economia cresce sarà possibile con le tasse aiutare un maggior numero di cittadini. Ma questo deve essere l'obiettivo: non favorire il maggiore arricchimento di chi è già ricco, ma rendere più sostenibile la vita dei cittadini Bisognerà pur regolare le leggi che permettono alle grandi compagnie di spostare le loro sedi legali all'estero, di manovrare per ridurre le tasse che versano alla comunità. Il salario minimo dovrebbe salire a 10 sterline l'ora, dovremmo avere una banca nazionale per gli investimenti nelle infrastrutture".
[D: Il suo progetto strategico è però quello delle ri-nazionalizzazioni. Vuole statalizzare le ferrovie? Il gas, le aziende elettriche?]
"Io parlerei di proprietà pubblica. Il paese ha bisogno di servizi che i cittadini possano permettersi, più efficienti e vicini ai loro bisogni. Biglietti del treno cari come quelli che abbiamo oggi sono un ostacolo notevole. Bisogna razionalizzare le ferrovie anche per ridurre il traffico di automobili e ridurre l'inquinamento, il prossimo sindaco di Londra dovrebbe lavorare anche per mettere al bando in città tutti i veicoli con motore diesel. Poi bisogna ripensare alle aziende del settore energia, del gas".
[D: Politica estera: lei è sempre stato molto radicale, contro la Nato, contro Israele, a favore di Hezbollah e di Hamas. Erano anni che non si sentiva qualcuno parlare così duramente contro la Nato.]
"Non è una questione di linguaggio: la Nato da anni di fatto ha sequestrato il 2% del bilancio degli stati membri per un progetto che io contrasto. La Nato doveva essere sciolta con la caduta del muro di Berlino e la fine del patto di Varsavia. L'unico modo concepibile per gestire le divergenze in politica estera è il dialogo".
[D: Vuole il dialogo con Putin: è pronto ad accettare come un dato di fatto l'ingresso di truppe russe in Ucraina?]
"Io non sostengo nessuna azione militare, non sono un ammiratore della politica estera di Putin, delle politiche di espansione della Russia o della Nato. Ma dobbiamo avviare una seria discussione su come raffreddare la crisi militare in Europa centrale: l'espansione della Nato e quella della Russia sono speculari, interagiscono l'una con l'altra. Far entrare una Ucraina divisa come quella di oggi nella Nato sarebbe pericoloso, e probabilmente fu un errore lasciare entrare nella Nato gli ex paesi del Patto di Varsavia come la Polonia".
[D: Molti credono che vincerà le primarie perché tanti socialisti, comunisti, verdi si stanno iscrivendo al partito solo per votare contro i blairiani.]
"Non lo credo. La cosa impressionante sono i giovani che si impegnano attorno a noi. Girando il paese in queste settimane ritrovo tanti militanti più o meno anziani degli anni delle mie battaglie politiche. Ma ci sono tantissimi giovani, tanti che chiedono al Labour di tornare a difendere i più deboli, di smetterla di inseguire un modello capitalistico di politica che appartiene ad altri partiti".
*** Jeremy CORBIN, laburista inglese, candidato alla guida del Labour, intervistato da Vincenzo Nigro, Jeremy Corbyn: "L'austerità ha fallito. io difendo i più deboli, ecco perché vincerò", 'la Repubblica', 14 agosto 2015
Nessun commento:
Posta un commento