Per far funzionare un parlamento, bisogna essere in due, una maggioranza e una opposizione. (...)
La maggioranza non deve essere un ventricolo pronto a trangugiare l’opposizione, né un pugno per strangolarla, né un piede per schiacciarla come si schiaccia un tafano sotto il tallone. (...)
La maggioranza, affinché il parlamento funzioni a dovere, bisogna che sia una libera intesa di uomini pensanti, tenuti insieme da ragionate convinzioni, non solo tolleranti, ma desiderosi della discussione (...).
Chi dice che la maggioranza ha sempre ragione, dice una frase di cattivo augurio, che solleva intorno lugubri risonanze; il regime parlamentare, a volerlo definire con una formula, non è quello dove la maggioranza ha sempre ragione, ma quello dove sempre hanno diritto di essere discusse le ragioni della minoranza.
*** Piero CALAMANDREI, 1889-1956, politico, avvocato, accademico, Maggioranza e opposizione, 'Il Ponte', luglio 1948, ora in Mimmo Franzinelli, a cura di, Oltre la guerra fredda. L'Italia del 'Ponte' (1948-1953), Laterza, 2010, citato da Marco Revelli, Dentro e contro. Quandoi l populismo è di governo, Laterza, 2015
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