nel giudizio di questa pubblica opinione.
Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai
da uno dei milioni d'anime della nostra nazione,
un giudizio netto, interamente indignato:
irreale è ogni idea, irreale ogni passione,
di questo popolo ormai dissociato
da secoli, la cui soave saggezza
gli serve a vivere, non l'ha mai liberato.
Mostrare la mia faccia, la mia magrezza -
alzare la mia sola puerile voce -
non ha più senso: la viltà avvezza
a vedere morire nel modo più atroce
gli altri, nella più strana indifferenza.
Io muoio, ed anche questo mi nuoce.
*** Pier Paolo PASOLINI, 1922-1875, poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo, giornalista, da La Guinea, Poesia in forma di rosa, in "Bestemmia", volume primo, Garzanti, Milano 1993, in pierpaolopasolini.it', qui
In Mixtura, altri 5 contributi di Pier Paolo Pasolini, qui
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