la vita se ti potessi abbracciare.
la tua bocca le tue mani
sono la rivoluzione mancata.
veramente non capisco perché
il tuo corpo con me è così retrivo.
non capisco neppure le poesie
e tutta la bellezza che ho tentato
per convincerti che ti volevo.
stamattina mi sento strettissimo
nella mia prigione, scrivo e respiro
perché la carne vuole la carne
e io sto qui a limare l’impazienza
mentre nel buio di dicembre
e dentro la mia pelle
si ripete l’amoroso crimine
della tua assenza.
*** Franco ARMINIO, poeta, scrittore, ‘paesologo’, da Francesco Marotta, Le muse svogliate di Franco Arminio, 23 giugno 2008, in blog ‘la dimora del tempo sospeso’, qui
Anche in 'losguardopoIetico', n. 522, 9 dicembre 2014
https://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Arminio
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In Mixtura altri 3 contributi di Franco Arminio qui
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