Sembra di essere tornati al 2010, quando il parlamento francese votò la legge che vietava ai pubblici dipendenti e alle studentesse del liceo e delle medie di indossare capi che indicassero in modo “ostentato” la religione di chi li portava, e i capi che nascondono il volto. Una misura mirata a fermare la diffusione del niqab, che copre integralmente il corpo delle donne in alcuni paesi musulmani rigoristi.
Anche all’epoca ci furono polemiche e dibattiti sul fatto che il legislatore dovesse stabilire come le donne dovessero vestirsi e se la misura fosse discriminatoria. E anche all’epoca gli osservatori stranieri faticavano a capire come mai i francesi fossero così attaccati a una visione restrittiva della laicità. (...)
*** Gian-Paolo ACCARDO, giornalista, Il divieto del burkini è un segno di laicità o di islamofobia?, 'internazionale.it', 19 agosto 2016
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