da questo paese strano,
ve ne prego con le mani
giunte, fatemi
andare lontano.
Dove la gente parla
in modo buono e sereno,
dove nessuno mente,
dove nessuno trema.
In Islanda, forse,
o dove comincia il Polo,
il freddo terribile rende
gli uomini sereni e buoni.
Dove c’è il sole non posso,
non me la sento di stare,
e dove c’è folla non voglio,
non posso più abitare.
Tutte queste macchine atroci,
queste parole di minaccia,
queste scene di beffa,
questi patiboli in piazza.
L’uno a vedere
come muore l’altro. Dante vide
queste cose settecento
anni fa.
Era profeta, o grande
cronista del Futuro?
*** Anna Maria ORTESE, 1914-1998, scrittrice e poetessa, Preghiera, da La luna che trascorre, Empiria, Roma, 1998.
Anche in 'losguardopoIetico', n. 61, 23 marzo 2013
In Mixtura 1 altro contributo di Anna Maria Ortese qui
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