Io parto da un dato statistico inconfutabile: coloro che scontano interamente la pena in carcere tendono a reiterare il reato nel 68-70% dei casi. La recidiva tra coloro che sono sottoposti a pene alternative, invece, è intorno al 20%».
[D: Conclusione?]
In carcere dovrebbe garantire la sicurezza dei cittadini. Non lo fa e, al contrario, riproduce all'infinito criminali e crimini. Dunque, il carcere fa male alla società e attenta alla sicurezza collettiva».
[D: Chi subisce un torto vuole vedere in galera chi ha causato il torto. E' umano]
La ritorsione e la rappresaglia corrispondono a sentimenti umanissimi, ma non risultano né utili, né efficaci. E se dovessimo ascoltare solo la pulsione di vendetta, dovremmo ricorrere all'uso massiccio dell'ergastolo o della pena di morte. Ma queste soluzioni estreme non risarciscono in alcun modo la società e non danno un senso al dolore dei familiari delle vittime: si limitano a offrire simbolicamente la testa del colpevole.
[D: Agli italiani le carceri e i carcerati interessano poco]
Il carcere è il luogo del male, dove finisce chi ha ceduto a tentazioni che in realtà ciascuno avverte oscuramente: rubare, aggredire, corrompere. Di conseguenza, si vogliono sottrarre allo sguardo della collettività le sbarre che imprigionano quel male a cui tutti potremmo cedere. Si rimuove la prigione dal tessuto urbano per rimuovere dalla nostra sensibilità e dai nostri incubi ciò che contiene.
*** Luigi MANCONI, 1948, sociologo, politico, intervistato da Vittorio Zincone, «Il carcere' va abolito. Crea solo nuovi delitti, 'Sette', 29 maggio 2015.
Su Luigi Manconi,
Approfitto di questo tuo post per segnalare che questa sera alle ore 18 presso la Libreria Claudiana,( Milano Via F. Sforza 12a) ci sarà la presentazione del libro
RispondiEliminaCostanza de Braud
http://www.abuondiritto.it/it/eventi/623-abolire-il-carcere-a-milano.html