Il 30 luglio 1949 Guglielmo Emanuel, direttore del Corriere della Sera, invia una lettera al cardinale di Milano Ildefonso Schuster in merito alla scomunica, emanata dal Sant'Uffizio il 1° luglio 1949, che colpiva non solo i cattolici iscritti al Pci, ma anche quelli che avessero letto la stampa comunista.
Il limite metteva in evidente difficoltà i giornalisti credenti che, per lavoro, dovevano sfogliare anche la stampa di opinione diversa dalla loro.
Per questo Emanuel chiede il permesso di poter far leggere ai suoi redattori i "giornali proibiti".
*** da Archivio storico 'Corriere della Sera', 'Sette', rubrica 'fondazione Corriere della Sera', 12 giugno 2015
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Ecco il testo della lettera:
Milano, 30 luglio 1949
A Sua Eminenza Rev.ma il
Cardinale Ildefonso Schuster
Arcivescovo di Milano
Sarò assai grato all'Eminenza Vostra se vorrà benevolmente autorizzare alla lettura dei giornali proibiti dal recente decreto del santo Uffizio, quanti, giornalisti e funzionari del 'Corriere della Sera', per inderogabili ragioni di lavoro, devono prenderne visione e che, per le loro convinzioni religiose, desiderano ottenere il regolare permesso dalla Autorità Ecclesiastica.
Ringraziando, invio l'espressione del mio devoto ossequio
Guglielmo Emanuel
foto della lettera di Guglielmo Emanuel
da 'Sette', 12 giugno 2015
Su Guglielmo Emanuel (1879-1965)
https://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_Emanuel
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