Cristiano DE ANDRE', 1962, cantautore
Credici, dall'album Come in cielo così in guerra, 2013
video, 4min08
Chi ha creduto alle menzogne di bocche allenate a monete,
Alle parole di un potere che subito si inchina ad un altro più rapace,
Che in trentanni di sottocultura mediatica tra canali e canili,
A quelle lingue golose dei mercati
che per i loro tacchi rialzati
hanno svenduto il Paese al peggiore dei medioevi
A meno che non sia ancora preistoria
questo parlare senza ascoltare e non avere memoria...
Credici, credici.
I nuovi capi hanno facce sempre più dure.
Tutti vestiti di nero metallizzato come le loro autovetture.
Credici.
Che il rosso è così meno rosso e il nero è sempre più nero.
Non la senti questa decadenza? Questo odore di basso impero?
Noi speriamo siano banditi dalla storia
senza una pagina una riga e nessuna memoria.
E adesso che avete messo in ginocchio quella brava gente
Operai contadini pescatori che da sempre hanno cercato di darvi il meglio ma mai considerati niente
E dove tu cara madre Chiesa ormai da tutti la più incinta
Tu che con la CEI lo IOR l'Opus Dei
ci mostri come sei alla santa messa
della tua casta, Cristo ti ripagherà con la sua compassione immensa
Credici, credici.
I nuovi capi sembrano tutti Al Capone
tutti vestiti con lo stesso gessato,
e con l'esercito dei salvatori
escono dalle banche entrano nei ministeri.
Credici.
Che il rosso è così meno rosso e il nero è sempre più nero.
Non la senti questa decadenza? Questo odore di basso impero?
Noi speriamo siano banditi dalla storia
senza una pagina una riga e nessuna memoria
E saremo tutti insieme
In una corsa contro il sole
Con la forza e l'emozione
In un abbraccio di parole
E poi il grano sarà luce
Ed il pane sarà pace
In una voglia di infinito
Così liberi di amare
Al valore del nulla non crederci
(testo da 'canzoni contro la guerra', qui)
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