La capacità di fare più cose allo stesso tempo (il cosiddetto ''multitasking'') si acquisisce con l’età: ecco spiegato il motivo per il quale gli adolescenti faticano a dar retta ai genitori se stanno giocando col telefonino o guardando la tv.
Questa la conclusione a cui sono giunti i ricercatori dell’University College London Institute of Cognitive Neuroscience al termine di un esperimento condotto su due gruppi di volontarie (il primo composto da ragazze fra gli 11 e i 17 anni e il secondo da donne fra i 22 e i 30 anni): a tutte era stato chiesto di compiere un esercizio mnemonico (ovvero, ricordare un numero di 2 o 3 cifre) mentre venivano distratte da alcuni oggetti in movimento. E alla fine del test, pur ammettendo di aver faticato a far fronte al compito originariamente assegnato a causa dell’imprevisto carico mentale che si era aggiunto, le partecipanti in età adulta erano comunque riuscite ad ottenere prestazioni migliori rispetto alle under 19.
Un risultato che, a detta della dottoressa Kathryn Mills, autrice della ricerca, rafforzerebbe la teoria secondo la quale gli adolescenti non riuscirebbero ad immagazzinare input diversi contemporaneamente, se impegnati a fare altro, perché le funzioni cerebrali che permettono tale capacità si svilupperebbero completamente solo da adulti.
«Le situazioni multitasking che gli adulti riescono ad affrontare in modo efficace possono in realtà essere troppo difficili da gestire per molti adolescenti – sottolinea infatti la Mills sulla rivista Royal Society Open Science - e questo spiega il motivo per cui questi ultimi sono meno abili a compiere attività differenti quando hanno già un compito cognitivo da svolgere e possono quindi accusare un deficit nella prestazione».
*** Simona MARCHETTI, giornalista, Ecco perché gli adolescenti non danno retta ai genitori mentre giocano con lo smartphone, 'corriere.it', 25 novembre 2015, qui
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