"Robot assassini” è un nome terribile, non credete? Fa pensare alle macchine assassine di Terminator e ai droidi da battaglia di Guerre stellari.
“Sistemi autonomi di armi letali” è una definizione molto più elegante, e l’acronimo è ancora meglio: Laws. (...)
Lasciate perdere i droni. I droni vagano in silenzio nei cieli sulla vostra testa mentre fate un picnic, fino a quando un operatore a molti chilometri di distanza decide che state progettando un attacco terrorista e ordina al drone di polverizzare la vostra famiglia. Ma almeno c’è un operatore, un essere umano inserito nel processo decisionale.
Con i Laws non c’è nemmeno questa componente umana. La macchina si affida ai suoi algoritmi e decide autonomamente se è il caso di uccidervi o meno. Vi consolerà sapere che non esistono macchine di questo tipo, almeno per il momento. Il problema è che i ricercatori di diversi paesi ci stanno lavorando, e probabilmente riusciranno a realizzarle entro i prossimi dieci o vent’anni. (...)
*** Gwynne DYER, giornalista e saggista canadese, Robot assassini, 'Internazionale', 17 aprile 2015.
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L'idea del però non è nuova, e agli appassionati di fantascienza fa certamente venire in mente il racconto Uccello da guardia di Robert Sheckley, pubblicato per la prima volta su Galaxy nel 1953. Nel racconto viene messo in attività un uccello robotico capace di individuare le violazioni della legge e colpire i trasgressori con una carica elettrica. In breve tempo gli uccelli da guardia diventano però un vero pericolo, colpendo e punendo anche le minime trasgressioni (dal divieto di sosta in su) e rendendo quindi impossibile la vita a tutti i cittadini. La soluzione proposta nel racconto è l'invenzione dei falchi elettrici: robot volanti progettati per dare la caccia agli uccelli da guardia. Il racconto si chiude con la domanda su cosa sarebbe avrebbero fatto i falchi una volta eliminati tutti gli uccelli da guardia.
RispondiEliminaNon sono un lettore di fantascienza.
RispondiEliminaMa, anche da non lettore, so che la fantascienza, sin da quando è nata, ha dimostrato di saper essere sempre meno 'fanta'.
Del resto non c'è da meravigliarsi: sono sempre gli uomini che (come diceva mia nonna) 'le pensano tutte'...
Il dramma è che poi le fanno.