Lo shock per quanto accaduto nell'ex Europa dell'Est è stato tanto violento quanto imprevisto. Le transizioni, per quanto male assicurate, prevalgono ancora sulle trasformazioni. Queste ultime hanno difficoltà a imporsi o, quando si realizzano, paiono talvolta grottesche. I regimi totalitari sono stati abbattuti, eppure restiamo ancora ossessionati dal totalitarismo.
La democrazia proclamata appare più spesso con le caratteristiche di una 'democratura': ho coniato questo termine anni fa per definire un ibrido tra democrazia e dittatura.
Un populismo penoso è sempre stato pronto a sostenere regimi di questo tipo. La laicità è stata poco popolare in questa parte del mondo. Il 'giocattolo nazionale' non ha mai perso la sua attrattiva.
In questo senso, anche la Russia di Putin è una 'democratura', dove alcuni vecchi usi della dittatura permangono. E gli intellettuali ne sono le prime vittime.
*** Predrag MATVEJEVIC, 1932, scrittore e studioso croato, Democratura, in 'sillabario', 'la Repubblica', 'diario', 7 marzo 2015.
L'autore ha creato il termine 'democratura', aggiornando per 'la Repubblica' la definizione del neologismo (contenuta in Mondo Ex, 1996, Garzanti, 2006) estendendola alla Russia.
VESDAN (Danilo Vespertini), 1978
Viva la democratura, 2008
(dal web)
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