Diego FUSARO, "Antonio Gramsci.
La passione di essere nel mondo", Feltrinelli, 2015
La passione di essere nel mondo", Feltrinelli, 2015
pagine 174, € 14,00, ebook € 9,99
Sicuramente una lettura non conformista. Come peraltro ci si aspetta dall'autore: un giovane ricercatore di filosofia, brillante e sempre più presente nel dibattito culturale, che ha fatto del pensiero critico e fortemente in dissenso rispetto al coro dominante, la cifra del suo operare.
Gramsci è uno dei pensatori di riferimento cruciali di Diego Fusaro: lo accomunano la visione politico-ideologica (dove per 'ideologia' qui si intende il semplice significato etimologico di 'sistema di idee e valori) e, molto, la passione e la 'partigianeria', che hanno in 'odio gli indifferenti' e vogliono, ancora, nonostante tutto, cambiare, in modo profondo, alternativo e non fittizio, lo stato presente delle cose.
Il libro è un'approfondita, colta e partecipe disamina della 'filosofia della praxis' di Antonio Gramsci, il Marx italiano, in particolare alla luce dell'opera fondamentale del pensatore sardo: i Quaderni del carcere. Non è una 'passeggiata' leggera, sia per i concetti esposti che per il linguaggio dotto e in alcuni punti 'ardito', ma se si ha voglia di investire tempo e attenzione per 'capire', si viene ripagati: naturalmente in misura maggiore o minore a seconda della conoscenza che si ha in partenza della visione gramsciana e di quanto si sia più o meno specialisti della materia. Ma per tutti credo sia garantita una riflessione non scontata e sempre illuminante, che costringe a confrontarsi anche con l'oggi e spinge ad amare considerazioni sul deserto, valoriale e di politica, attuale.
Forse un neo è, qui e là, una certa ripetitività nella sottolineatura di alcuni pensieri 'forti', sia di Gramsci che dell'autore; ma questa ridondanza può aiutare a fissare meglio concetti, valori e orientamenti di entrambi.
Utile per cogliere alcuni tratti-chiave della visione di Fusaro, che cerca di attualizzare Gramsci, può essere un frammento tratto dal capitolo finale:
«Ereditare Gramsci e ripartire dal suo sentiero interrotto significa, allora, riscoprire la passione durevole del conflitto contro il capitale e in difesa dell’umanità offesa, assumendo come telos del pensiero e dell’azione l’emancipazione del genere umano, universalisticamente inteso, dalla dittatura dell’economia e dai rapporti di forza classisti. Significa, di conseguenza, riscoprire il senso della dissidenza e dell’indocilità ragionata, affinché lo “spirito di scissione” torni a costituire una prassi condivisa in grado di porre in essere un nuovo campo di lotta per attuare una vera “riforma intellettuale e morale” e creare un’egemonia alternativa rispetto a quella, sempre più opprimente, del pensiero unico planetario e del nuovo ordine mondiale.»
*** Massimo Ferrario, per Mixtura
Di Diego Fusaro si possono vedere, in questo blog:
#Video #Politica #Ritagli, Odio gli indifferenti, 27 gennaio 2015
#Video #Società, Giovani e futuro (con U. Galimberti), 5 febbraio 2015
#Video #Politica, Il fenomeno Renzi e la sinistra, 21 gennaio 2015
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