Cara maestra, 1962
https://it.wikipedia.org/wiki/Cara_maestra
https://it.wikipedia.org/wiki/Cara_maestra
Per questa canzone Tenco fu censurato e allontanato dalla Rai per 2 anni.
Cara maestra,
un giorno m’insegnavi
che a questo mondo noi
noi siamo tutti uguali.
Ma quando entrava in classe il direttore
tu ci facevi alzare tutti in piedi,
e quando entrava in classe il bidello
ci permettevi di restar seduti.
Mio buon curato,
dicevi che la chiesa
è la casa dei poveri,
della povera gente.
Però hai rivestito la tua chiesa
di tende d’oro e marmi colorati:
come può adesso un povero che entra
sentirsi come fosse a casa sua?
Egregio sindaco,
m’hanno detto che un giorno
tu gridavi alla gente
‘vincere o morire’.
Ora vorrei sapere come mai
vinto non hai, eppure non sei morto,
e al posto tuo è morta tanta gente
che non voleva né vincere né morire?
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splendido testo, di profonda poesia e d'immensa verità.
RispondiEliminaGrazie per averlo segnalato.
Ciao
Francesco
Grazie del commento, Francesco.
RispondiEliminaSì: un testo 'minore' di Tenco. Che non mi pare per nulla 'minore'. E dice ancora molto: a distanza di oltre 50 anni.