piccoli destini dispersi, uova interrotte
senza alcun commiato
sono stanca di nidi all’aria aperta
della mancanza di imposte per frangere la luce
(hanno vita dura anche le mosche)
occorrono pareti, devo appoggiarmi
con la schiena, piantare chiodi.
Attaccare tutte quelle foto sparpagliate.
*** Lucia Marilena INGRANATA, 1955, poetessa e impiegata amministrativa, Figli persi, in ‘Lapoesiacheserve’, 16 febbraio 2013, http://bit.ly/1cdQDzW
Anche in 'losguardopoIetico', 154, 8 settembre 2013, http://twl.sh/13uB0n2
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