La Più Grande Portaerei del Mondo, in navigazione da oltre un mese, sta facendo ritorno alla base.
E’ notte, e procede imponente.
Maestosa.
Sicura.
In un mare calmo, con una leggera luna velata all’orizzonte.
Ad un certo punto, il marinaio di servizio riceve un messaggio.
«Attenzione: siete fuori rotta. State puntando su di noi. Dovete piegare di trenta gradi, altrimenti ci finirete addosso».
Il marinaio non può crederci: qualcuno si permette di dare ordini alla Più Grande Portaerei del Mondo.
Passa subito la comunicazione al graduato in coperta.
Anche lui straluna.
E chiama l’ufficiale di servizio.
Il quale, rosso in viso, telefona al comandante.
Il quale, rosso in viso, telefona al comandante.
Che va su tutte le furie e si precipita dal marinaio, intimandogli di trasmettere immediatamente il seguente messaggio:
«Qui è il comandante della Più Grande Portaerei del Mondo. Esigiamo scuse formali immediate. Siete voi fuori rotta. Noi proseguiamo per la nostra direzione. Firmato: il comandante David McAllister».
Trascorre qualche secondo e arriva il messaggio di risposta.
«Ripetiamo: siete fuori rotta. Dovete piegare di trenta gradi, altrimenti ci finirete addosso».
Il comandante, il suo ufficiale in seconda, il graduato, il marinaio sono indignati per tanta arroganza.
Viene dettato un secondo messaggio:
«Qui è ancora il comandante della Più Grande Portaerei del Mondo. Ribadiamo: esigiamo scuse formali immediate. La nostra è la rotta della Più Grande Portaerei del Mondo, quindi è giusta. Siete voi che dovete modificare traiettoria. Firmato: il comandante David McAllister».
Ancora qualche secondo e giunge un terzo messaggio:
«Abbiamo capito che siete la Più Grande Portaerei del Mondo, ma vi ripetiamo, per l’ultima volta, che siete fuori rotta».
L’indignazione tra ufficiali e marinai della Più Grande Portaerei del Mondo è massima: l’affronto avrebbe dovuto essere pagato.
Il comandante fa partire l’ultimo messaggio:
«Non subiamo imposizioni. Quanto a voi, qualificatevi: prenderemo provvedimenti».
Segue subito la risposta.
«Come volete. Gennarino Esposito, guardiano del faro».
*** Massimo Ferrario, 2000 - Riscrittura di una storiella di autore anonimo.
è sempre un piacere leggere questa storia, ha qualcosa che porta tutto ad una dimensione più normale in barba all'altezzosità.
RispondiEliminaL'elemento più simpatico è il nome del guardiano del faro.
Ciao
F
Se non ricordo male (ma potrei sbagliarmi), il nome di Gennarino Esposito è la piccola innovazione che ho inserito in questa storiella che circola da tempo.
RispondiEliminaSe la rileggo, non posso non 'vedere' sulle labbra del guardiano del faro, mentre scrive il messaggio, il sorriso placido e sornione di cui solo un napoletano è capace, quando deve rispondere all'arroganza di chi si crede chissà chi. Chissà, magari c'entra anche il fatto che mi ritrovo sotto la pelle il filo di sangue napoletano di mio nonno materno. Di cui vado molto orgoglioso: per il contributo essenziale portato alla... mixtura che sono..;-)