C’era una volta una donna incantevole, dalla prosodia regionalmente indecifrabile, che un giorno morì.
Uno scienziato che aveva appena scoperto il modo per riportare in vita i defunti (cocktail di ormoni, fulmine) lo testò su di lei.
Quando la donna riprese conoscenza, i giornalisti le chiesero subito notizie sull’aldilà. “C’è il paradiso? C’è l’inferno? Com’è Dio? Com’è il diavolo?”.
La donna chiese di essere lasciata in pace.
Il giorno dopo, i vertici dei servizi segreti la sottoposero a un interrogatorio serrato: volevano quelle informazioni, che dovevano restare top secret.
La donna disse: “Domandatemi tutto, ma non questo”. Ci riprovarono i capi di tutte le religioni del mondo. “Com’è Dio?”. La donna rispose: “Sentite, se ve lo dicessi, per voi sarebbe uno choc. Lasciatemi perdere”. Ma quelli insistevano.
E così la donna disse: “E va bene, ma poi non dite che non vi avevo avvertito. Allora: innanzitutto, Dio è una transessuale di colore…”.
*** Daniele LUTTAZZI, Favoletta morale, da 'Non c'è di che', 'il Fatto Quotidiano', 16 aprile 2020, qui
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