strappa uomini di carta che azzuffa
per balconi e terrazzi e precipita
roteanti sulla piazza.
Verso i portici spaziando arrovella
tra i passanti che imprecano al cappello
che rincorrono frullando.
Mulinella nel viale coi lampioni
ciangottando
che sussultano lungo i fili
ondeggiando.
Sui tetti poi a sera svelle baffi
ai comignoli
follettando a distesa.
*** Carlo INVERNIZZI, 1932-2018, poeta, scrittore, Corre il vento, da Impercettibili nientità. Poesie 1950-2017, La nave di Teseo, 2020, in 'internopoesia', 27 aprile 2020, qui
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