sabato 25 aprile 2020

#MEMO / 25 aprile, Comunicato CLNAI 1945

Il CLNAI dichiara che la fucilazione di Mussolini e complici, da esso ordinata, è la conclusione necessaria di una fase storica che lascia il nostro Paese ancora coperto di macerie materiali e morali, è la conclusione di una lotta insurrezionale che segna per la Patria la premessa della rinascita e della ricostruzione. Il popolo italiano non potrebbe iniziare una vita libera e normale - che il fascismo per venti anni gli ha negato - se il CLNAI non avesse tempestivamente dimostrato la sua ferrea decisione di saper fare suo un giudizio già pronunciato dalla storia.

Solo a prezzo di questo taglio netto con un passato di vergogna e di delitti, il popolo italiano poteva avere l'assicurazione che il CLNAI è deciso a proseguire con fermezza il rinnovamento democratico del Paese. Solo a questo prezzo la necessaria epurazione dei residui fascisti può e deve avvenire, con la conclusione della fase insurrezionale, nelle forme della più stretta legalità.

Dell'esplosione di odio popolare che è trascesa in quest'unica occasione a eccessi comprensibili soltanto nel clima voluto e creato da Mussolini, il fascismo stesso è l'unico responsabile.

Il CLNAI, come ha saputo condurre l'insurrezione, mirabile per disciplina democratica, trasfondendo in tutti gli insorti il senso della responsabilità di questa grande ora storica, e come ha saputo fare, senza esitazioni, giustizia dei responsabili della rovina della Patria, intende che nella nuova epoca che si apre al libero popolo italiano, tali eccessi non abbiano più a ripetersi. Nulla potrebbe giustificarli nel nuovo clima di libertà e di stretta legalità democratica, che il CLNAI è deciso a ristabilire, conclusa ormai la lotta insurrezionale.

*** Il Comitato di Liberazione Nazionale dell'Alta Italia, 29 aprile 1945, it.wikisource, qui

Achille Marazza per la Democrazia Cristiana - Augusto De Gasperi per la Democrazia Cristiana - Ferruccio Parri per il Partito d'Azione -  Leo Valiani per il Partito d'Azione -  Luigi Longo per il Partito Comunista Italiano - Emilio Sereni per il Partito Comunista Italiano - Giustino Arpesani per il Partito Liberale Italiano -  Filippo Jacini per il Partito Liberale Italiano - Rodolfo Morandi per il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria -  Sandro Pertini per il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria


In Mixtura ark #Memo qui

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